“A differenza delle altre emergenze, dove interveniamo fisicamente sul posto, questa volta il nostro terreno di intervento è rappresentato soprattutto dalla comunicazione telefonica e digitale”. Il racconto dei volontari
Autore: Paola Centomo
Un progetto creato da un centinaio di volontari che sta mettendo in contatto chi offre aiuto con chi ne ha bisogno. “Molti di noi avevano fatto esperienza con il progetto Terremotocentroitalia.info. Ne abbiamo riusato il software e abbiamo rimesso in atto i processi organizzativi”
Da un’idea di Chiara Magrone è nato un progetto abbracciato da moltissimi utenti che in pochi giorni hanno messo su Telegram più di 150 file da ascoltare
L’associazione “Anziani a casa propria, dall’utopia alla realtà” che da sempre crea legami importanti tra giovani e ultrasettantenni, ha deciso di non rinunciare al proprio ruolo in una situazione molto complessa.
Oggi si celebra la giornata dedicata alle donne e alle ragazze di scienza. Ne parliamo con Sveva Avveduto, dirigente di ricerca nel CNR dell’Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali e Presidente di Donne e Scienza
Gabrielle Fellus che da 20 anni pratica la tecnica di autodifesa nata in Israele ci racconta come questo strumento può essere d’aiuto a adolescenti, donne ma anche a uomini
A Venezia c’è una Cooperativa che si occupa di reinserire lavorativamente persone in esecuzione penale, puntando sulla loro formazione e il loro impiego in attività produttive di carattere artigianale. La sua storia raccontata dalla presidente Liri Longo
Dal 2006, tutti gli anni Cartier lancia un programma internazionale per individuare progetti rilevanti di business gestiti da donne e poi sostenerli e promuoverli, in collaborazione con la business school INSEAD.
Francesca Devescovi, amministratore delegato di DigitAlly, ci racconta come funziona il percorso di formazione che punta su Digital e Soft Skills
Girls who Code è una community di quasi 200.000 ragazze che fanno programazione, imparano abilità cruciali per il mestiere che faranno domani e intanto si smarcano da pregiudizi sessisti che le inchioderebbero a professioni “da donna”, vecchie e senza mercato