Tornano a galla le implicazioni di una sentenza sul copyright della Corte federale tedesca: per un piatto particolarmente elaborato occorrerebbe il via libera dell’autore. Morte della foto compulsiva al ristorante? Non proprio
Autore: Simone Cosimi
La sua Tartine Bakery, a San Francisco, è diventata da anni la nuova Mecca dei panificatori del globo terracqueo. Ma la fusione della famosa pasticceria con la catena Blue Bottle Coffee apre alla star della farina nuovi grattacapi: come far scalare un prodotto superartigianale?
Basterà a risolvere una delle abitudini più esteticamente violente della convivialità contemporanea o non replicherà invece l’atteggiamento del controllo compulsivo anche mentre mangiamo?
Non giriamoci intorno: a Gnammo come a Uber ed AirBnB non basterà appellarsi alla Costituzione. Serve un disegno di legge ragionato che aiuti il settore a svincolarsi dalle pressioni delle lobby. Peccato che per fare le leggi serva proprio l’aiuto delle lobby
Burger colorati, pizze deturpate, pietanze ridotte a sciocchi idoli del marketing, dalle catene di fast food in giù: ma le nostre nonne non ci avevano insegnato a non scherzare col mangiare?
Superato un momento di profondo disorientamento, la macchina della startup israeliana che consente di “stampare” il proprio faccino su ogni bevanda schiumata potrebbe rivelarsi una miniera d’oro per il beverage marketing
Il rapporto Food poverty food bank riapre una questione di fondo: prima di pensare all’innovazione nel cibo dovremmo tentare di risolvere lo squilibrio (sei milioni i concittadini che non possono permettersi un pasto regolare) o invece la ricerca nel foodtech servirà a migliorare la situazione?
Oppure i sommelier. I dati di un’indagine Doxa fra i Millennials tricolori riaprono il dibattito fra moda e predisposizione. Sulla scorta di numeri ai limiti della patologia: quattro su dieci vogliono finire dietro ai fornelli. Con tutto quello che il mondo ha da offrire
Il nuovo esperimento di cui è stato oggetto il sito di recensioni, un ristorante farlocco stravotato e proiettato artificiosamente in cima a una classifica locale, apre una serie di questioni sulle responsabilità di servizi del genere nonché sul senso di operazioni simili
Mentre Michelle Obama si fa ambasciatrice della cucina salutista la Food and drug administration mette al bando dalle ricette dei prodotti industriali gli oli parzialmente idrogenati