Il settore dell’aeronautica pesa per il 2,5% sulle emissioni di CO2 globale. Pechino punta a rafforzare la propria posizione di leadership nel campo del green
Durante il Salone dell’Auto di Shanghai il gigante cinese CATL ha fatto un annuncio, presentando il suo prossimo prodotto: una batteria che sarebbe in grado di rivoluzionare il settore dell’aeronautica civile permettendo ai velivoli di decollare, volare e atterrare, tagliando così una voce importante riguardante le emissioni. La mobilità elettrica da anni sta investendo il comparto dei trasporti, dalle auto fino agli aerei e alle navi con prospettive di emancipazione dalle fonti fossili, ma anche dubbi sulla filiera, sui costi economici e occupazionali della transizione e sulle conseguenze geopolitiche di questo ribilanciamento. «Il lancio di questa tecnologia all’avanguardia – si legge nel comunicato stampa della società – rompe i limiti che hanno a lungo frenato lo sviluppo del settore delle batterie e aprirà un nuovo scenario di elettrificazione incentrato su un elevato livello di sicurezza e leggerezza».
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Le emissioni di CO2 provocate dagli aerei valgono il 2,5% delle totali a livello globale e l’81% di quella quota è rappresentata dall’aeronautica civile. La transizione energetica del settore è una sfida di portata storica. Ciononostante ci sono dubbi in merito alle batterie di CATL che si definiscono come un game changer del comparto: quali sono le sue componenti? Quanto costeranno queste batterie? Quando saranno disponibili e soprattutto quanto bisognerà attendere prima di una produzione di massa? Su quest’ultimo aspetto la società ha comunicato che entro fine 2023 si dovrebbe partire. Il fatto che una innovazione simile provenga dalla Cina non sorprende, dal momento che Pechino punta da anni a rafforzare la propria posizione di leadership nell’elettrificazione a tutti i livelli.