Scegliere che film vedere al Cinema con amici e appassionati abbandonando lo streaming; aiutare i film indipendenti a trovare una sala; organizzare eventi collaterali alla visione. Tutto questo è MovieDay, la miglior startup culturale per Fondazione Cariplo.
Se vi siete persi i Pinguni di Madagascar o volete saper che effetto fa guardare Frankenstein Junior al cinema, MovieDay è quello che fa per voi. La piattaforma, lanciata a maggio 2015, nasce dall’idea di Antonello Centomani – “Il padrino” – che negli ultimi anni si è chiesto come riavvicinare la gente al cinema. Quello vero, con le poltrone rosse. Una sfida non da poco, che deve fare i conti non solo con lo streaming e le comodità del divano, ma con tutte le nuove forme di intrattenimento.
Il premio di Fondazione Cariplo
Ad aiutarlo è stata la Fondazione Cariplo con un bando di 100.000 euro per la Startup culturale più innovativa e tre mesi di incubazione da Make a Cube. Paolo Nepi – “Il contabile” – che ha contribuito con la sue esperienza nel campo giuridico e cinematografico sottolinea il cambiamento a cui stiamo assistendo oggi: «Siamo in un mondo in cui le persone non sono più disposte ad essere solo consumer. Vogliono essere prosumer».
«E anche il cinema si deve adeguare. Deve iniziare a pensare che a scegliere cosa proiettare in sala non siano più i distributori, ma gli spettatori»
Come funziona MovieDay
Ed è esattamente così che funziona MovieDay. Gli iscritti alla piattaforma possono scegliere, al momento, tra i mille film proposti dal catalogo. Selezionarne uno e stabilire dove e quando avverrà la proiezione. Così si crea un evento che, per essere confermato, deve ricevere l’adesione di un numero minimo di partecipanti entro una deadline. A questo punto non resta che pagare il biglietto e i popcorn. Di tutto il resto se ne occupa MovieDay: contattare il cinema, acquisire i diritti dell’uso del film e consegnarlo in sala.
Un’opportunità per i film indipendenti
Il vantaggio è saltare un anello della catena cinematografica: la distribuzione. Questo permette di avere nel catalogo molti film indipendenti o che hanno concorso per i Festival, che difficilmente riescono ad avere un giusto spazio nei cinema.
«Inoltre MovieDay promuove il ritorno al cinema-sotto-casa» come dice Antonello «e all’idea che il film richiede per sua natura un’esperienza condivisa». Per questo sul sito potrete trovare dei suggerimenti su come sfruttare al meglio MovieDay, abbattendo il preconcetto che al cinema si vada solo per vedere un film al buio. Se volete far funzionare il vostro evento, se volete che vengano altre persone oltre a voi, potete organizzarne uno collaterale: un incontro al pub dopo la proiezione, una mostra d’arte, l’intervento di chia ha partecipato alla realizzazione del film o anche solo una festa di compleanno.
Vincere la pigrizia dello streaming
L’importante è motivare ed essere motivati, allontanando il pregiudizio che le persone preferiscano usare lo streaming comodamente sdraiati a letto. «È solo un pregiudizio» spiega Paolo «In realtà i CineMad, che sono solo l’1,85% del pubblico, sviluppano una sorta di dipendenza. Più film guardano, più ne vogliono guardare. E spesso sono quelli che più usano Internet, non avrebbero alcuna difficoltà a reperire materiale online. Eppure da soli comprano il 26,14% dei biglietti.”
Ora l’obiettivo e quello di entrare in contatto con altri esercenti – alla nascita MovieDay era in contatto con sale di Roma, Milano, Napoli, Paderno Dugnano e Saronno – per riportare le persone al cinema. Questa volta da protagonisti.