Ultimo giorno al Web Summit. Tra i 20mila startupper 98 erano italiani. Ecco la testimonianza di 5 di loro
È stato il Web Summit dei grandi numeri. Dai visitatori (22mila) alle Startup (2mila) agli ospiti saliti sul palco (614) agli investitori (756). Ma c’è un altro dato che forse meglio di altri racconta quello che è stata la tre giorni di Dublino. Sono state versate (e presumibilmente bevute) oltre 100mila tazze di caffè. Solo nei padiglioni del Summit. Più del doppio delle birre versate nei pub accreditati (significativo se si pensa che siamo nel paese della Guinness). Un fiume incalcolabile di pitch tenuti a galla da un mare di caffeina. Ogni Startup ha raccontato di averne fatti ogni giorno, in media, un centinaio. Forse di più. Il Web Summit è oramai al di là dell’etichetta di Davos dei geek. Si chiude con un bilancio incredibile (sono ancora voci, ma il fatturato della tre giorni dovrebbe aver superato abbondantemente i 100 milioni di euro), e la promessa che l’anno prossimo sarà ancora più grande (è cresciuto ad una media del 400% l’anno).