Gratuita, è stata sviluppata in soli due giorni, informa sulle ultime notizie e può essere letta in sei lingue
Sapere quale confine è aperto o chiuso, quale autobus prendere o quale procedura seguire per ottenere asilo politico. Sono queste le funzioni che svolge InfoAid, l’app gratuita per profughi e rifugiati creata da un team di ungheresi (perché l’Ungheria non è solo Orban e intolleranza), e che permette ai migranti di ottenere in tempo reale informazioni su come muoversi più facilmente.
Con InfoAid aiutiamo i migranti a non sentirsi disorientati
«Queste sono persone disorientate e non capiscono cosa succede al momento del loro arrivo. Allo stesso tempo, non hanno nessun tipo di informazione quando arrivano in Europa, nemmeno dalle autorità», dice all’Afp di Budapest Nina Kov, 34 anni, una delle menti che ha creato InfoAid: insieme a suo marito, infatti, Kov ha inventato il software gratuito per smartphone, disponibile in sei lingue. «Coloro che scaricheranno InfoAid avranno notizie sulla chiusura delle frontiere, su chi affitta gli autobus, da dove partono a dove arrivano. L’app ti spiega le procedure più recenti per fare domanda di asilo, ti dà informazioni sulle leggi che sono state approvate in Ungheria in materia di migranti», spiega ancora la Kov. L’app è stata sviluppata due settimane fa da Kov e suo marito, con l’aiuto di altri amici. Il motivo? «L’urgenza di aiutare queste persone, colpite anche dalla grande disinformazione da parte delle autorità ungheresi», spiega Kov.
Quel treno per l’Austria (che non era Austria, ma nessun migrante lo sapeva)
All’inizio del mese di settembre abbiamo assistito a scene inumane di persone che tentavano di salire sui treni in partenza da Budapest. Treni che poi, in un secondo momento, hanno capito non essere diretti in Austria ma verso un campo profughi non lontano dalla capitale ungherese. Ma questo i rifugiati non lo sapevano: «Se è successo questo, è perché l’Ungheria non ha fornito loro le giuste informazioni, e questo è uno scandalo», racconta la giovane. Da allora, la situazione è peggiorata giorno dopo giorno, con i migranti radunati sul confine ungherese, serbo, croato e sloveno. Il team che lavora su InfoAid cerca di seguire costantemente il flusso di rifugiati.
Sei lingue, e ora si punta sul greco (e si cercano traduttori)
InfoAid si può scaricare in sei lingue: arabo, urdu, pashtu (cioè afgano), persiano, inglese e ungherese. Ma, assicura Kov, «se trovassimo più traduttori, saremmo in grado di tradurre le informazioni in più lingue. Intanto, l’obiettivo è inserire il greco». Al momento, InfoAid ha già 700 utenti attivi e 100 che ogni giorno la scaricano, spiega uno degli sviluppatori dell’app, Enys Mosè, afgano-ungherese di 28 anni e che lavora con la Kov, e che è stato soprannominato “il cervello”.