Cosa sono le soft skills e perché servono per chi fa impresa. Qualità non comuni ma che è possibile imparare. Se si molla la propria comfort zone
Non si impara a fare gli imprenditori. O almeno, non tutto ciò che serve per guidare un’azienda può essere appreso sui banchi di scuola o sul campo. Si possono studiare la contabilità, il marketing, le regole della finanza.x Ma ci sono delle abilità che non possono essere insegnate. Perché tutti noi le possediamo già. Dobbiamo solo imparare a tirarle fuori e a coltivarle.
Lindsay Broder, contributor del sito Entrepreneur.com e coach per imprenditori, le chiama soft skills. Vale a dire delle capacità più umane che tecniche. Hanno in genere a che fare con il carattere, con la personalità e nessun imprenditore che voglia avere successo può farne a meno. In un articolo spiega come svilupparle al meglio.
Fame, ambizione e capacità di resistenza
Innanzitutto ci sono la voglia di successo (la “fame”), l’ambizione e la capacità di resistenza. «Ammettiamolo: fare gli imprenditori è davvero difficile a volte», scrive Broder, «devi cercare di migliorarti ogni giorno, soprattutto quando le cose non stanno andando per il verso giusto». È in quel momento che queste tre skills si rivelano fondamentali. «Ce le abbiamo tutti. Ci siamo nati. In alcune persone si presentano in maniera evidente ed è proprio a queste persone che dovete guardare per tirare fuori le vostre capacità». Sono come dei muscoli da esercitare: più ti alleni più diventano forti.
Gestire le avversità
Accanto alla voglia di successo, all’ambizione e alla capacità di resistenza c’è quella che Lindsay Broder definisce come «l’attitudine a gestire le avversità». Ci sono degli imprenditori che hanno così tante difficoltà nel gestire i momenti complicati da risentirne fisicamente e psicologicamente. Dall’altra parte ci sono quelli che non sono mai stati meglio. «Sono le persone che affrontano questa attività con gioia e che sanno restare calmi anche nelle situazioni più difficili. Non si lasciano sopraffare dalle avversità», osserva l’autrice dell’articolo. «C’è chi sembra nato con queste capacità», continua, «ma posso assicurare che ho conosciuto molte persone che hanno imparato a essere così»: hanno capito come avere un approccio più rilassato e ad avere fiducia nel fatto che tutto andrà comunque nel verso giusto.
Se non sei in grado di evolvere insieme al mondo che ti circonda otterrai un successo di breve durata
Per questo è necessario avere anche flessibilità. «Se non sei in grado di evolvere insieme al mondo che ti circonda e, in particolare, insieme ai bisogni dei tuoi clienti, otterrai un successo di breve durata», ammonisce Broder. Ci sono diversi imprenditori che raggiungono un punto di crescita massima e lì si fermano, incapaci di cambiare rotta. Per esercitare la flessibilità basterebbe cominciare a fare cose nuove, a partire dalla vita privata: «fate una nuova strada per andare al lavoro, provate un nuovo caffè, obbligatevi a fare qualcosa di nuovo ogni settimana, qualcosa che vi costringa ad uscire dalla vostra comfort zone».
Infine, siate un po’ sfrontati. In inglese c’è un modo di dire che fa più o meno così: «Fingi finché non ci riuscirai davvero». Tutti conosciamo qualcuno bravissimo in questa pratica. E anche qui c’è qualcosa che possiamo imparare. Per quanto ci si ritenga preparati a fare gli imprenditori, ci sarà sempre un momento in cui ci si troverà a dover coprire qualche buco oppure ad avere a che fare con qualcuno che si aspetta da noi molta più esperienza di quanta ne abbiamo in realtà. «Non voglio incitare a mentire», scrive Lindsay Broder, «ma esistono modi per fingere e riuscire così a presentare il proprio business in maniera fantastica: se non siete disposti a fingere non arriverete mai fino in fondo, o ci arriverete, ma molto, molto tempo dopo».