Abbiamo raccolto tutti gli investi raccontati in un anno di StartupItalia! Tutti gli investimenti fatti in Italia nel 2015, caso per caso. E una precisazione metodologica
A marzo di quest’anno, come ogni anno, sono cominiciati ad uscire i primi dati sugli investimenti in startup nel 2014. Il primo, come da tradizione, era quello fatto da Italia Startup nel rapporto Who is Who. Risultato: 118 milioni. A stretto giro arrivarono quelli dell’Aifi , che disse: niente affatto, investiti in startup 43 milioni. 75 in meno rispetto al primo rapporto. Non finisce qui, due mesi dopo arrivano quelli più attesi e autorevoli del Venture Capital Monitor. E siccome la virtù è nel mezzo, disse: 80 milioni.
Ma quanti sono gli investimenti in startup in Italia? Difficile davvero dirlo con precisione. Non è un gioco ai numeri. E non è nemmeno un compito facile metterli insieme. Paolo Cellini, professore alla Luiss di Roma e grande esperto di numeri quando si parla di startup, una volta mi disse: «E’ vero che a vederli così danno questa impressione, ma non è che si sparano numeri a caso. Ognuno ha il suo metro, le sue fonti, ognuno decide in autonomia se contare un certo tipo di operatore o meno, ognuno raccoglie i dati che gli vengono forniti. C’è chi conta l’angel invesment, chi solo venture. Chi conta i seed e i microseed, chi no». Insomma, trattandosi di un mercato piccolo, con pochi operatori e soldi col contagocce, è abbastanza difficile avere un metro unico. Preciso. Ed esaustivo.
Ma i dati servono. Servono agli operatori, è vero. Ma servono anche a noi che raccontiamo il mondo delle startup tutti i giorni. Da gennaio dello scorso anno abbiamo messo su una sezione del nostro sito. Si chiama Sala Stampa. E lì abbiamo raccolto tutti i comunicati delle startup e degli operatori di venture capital italiani di cui non riuscivamo a dare notizia. Ma che pensavamo fosse utile raccogliere.
Seed dopo seed. Deal dopo deal. Investimento dopo investimento. In 12 mesi abbiamo raccolto tutto quello che chi lavora con le startup hanno comunicato. A questi dati abbiamo incrociato quelli di uno dei portali più autorevoli al mondo sugli investimenti in startup. Finsmes di Ermanno Cece. Quello che ne è uscito è una semplice somma di tutti gli investimenti che ci avete comunicato e che noi abbiamo verificato.
I numeri che StartupItalia! e Finsmes hanno raccolto nel 2015
Arriviamo ai numeri. Partendo da seed investment da 100 mila euro a round C da 16 milioni, in Italia nel 2015 abbiamo contato 97,977 milioni di investimenti per un numero di operazioni complessivo di 74. Ma per esperienza sappiamo che startup e investitori non così sovente comunicano investimenti inferiori a 300 mila euro. Succede, lo ha fatto Whoosnap, Tutored, o Snapback, solo per citarne alcune. Ma spesso non vengono comunicate, come la stragrande maggioranza delle operazioni di angel investing. Ad esempio, la differenza tra in numeri del rapporto Who is who e quello dell’Aifi è di 75 milioni. E sappiamo che Who is who tiene conto bene dell’angel investing, ed è quello che fa la maggior parte di quella differenza di 75 milioni. Mentre nei dati a nostra disposizione ci sono solo 4 operazioni di business angel. Altra cosa da precisare è che nell’elenco ci sono investimenti fatti da finanziarie regionali, misti a quelli di Smart&Start (che non possiamo considerare in alcun modo venture). Piuttosto che operazioni che comprendevano mezzi buyout come Soundreef. Abbiamo cercato di epurare il dato caso per caso. Sono 97,7 milioni.
Ma potrebbero essere molti di più se contiamo bene l’angel investing.Â
Precisazione metodologica. E dei 97,9 milioni che abbiamo contato, 92,1 vengono da investimenti superiori a 300 mila euro (47 operazioni, 7 operazioni sole di importo inferiore a 500 mila euro). Che sono quelli di cui possiamo dire di avere una mappatura tutto sommato precisa, sapendo che questi vengono puntualmente comunicati da startup e operatori. Il metodo scelto è l’unico che abbiamo a disposizione, cioè quello che le gli operatori comunicano quotidianamente ai siti. E non avendo un osservatorio o una rete particolare, ma ricevendo comunicazioni davvero da tutti gli attori in gioco, è ragionevole pensare che la cifra si avvicini con ottima approssimazione a quella reale. Partendo sempre da seed, escludendo microseed e grant. E non facendo alcuna distinzione sulla provenienza di quei soldi. Cosa che probabilmente viene fatta in grafici come questo elaborato da Italia Startup. C’è da dire che 100 milioni sono ancora distanti dal minimo sindacale che si chiede ad un ecosistema evoluto. Un nono per la precisione, considerando un miliardo come l’obbiettivo minimo che gli stakeholder (in primis quelli di Italia Startup) si sono dati entro il 2018.
67 milioni raccolti solo da due startup italiane con sede legale all’estero
L’unica cosa che abbiamo preso in considerazione è la «destinazione». Se si tratti di startup italiane o meno. Perché sappiamo bene che casi come MoneyFarm, che ha chiuso un round da 16milioni, ad oggi il più alto nel 2015 in Italia, i soldi li ha presi da un attore italiano (United Ventures) e uno inglese (Cabot). Così per il secondo dei round più grossi del 2015, quello di Doveconviene, i soldi arrivano da Principia e Highland Capital. Però non abbiamo visto la provenienza «geografica» dei soldi, ma la loro destinazione. Per estensione si potrebbe dire che startup a tutti gli effetti nate qui, e che producono o fanno ricerca qui, quest’anno hanno raccolto decine di centinaia di milioni in funding. 67 milioni per la precisione, se pensiamo ai casi di Gelesis (35M qualche giorno fa) nata da un ingegnere italiano, che fa ricerca e sviluppo in Salento, ma che ha la sede legale a Boston avendo trovato all’MIT chi ci ha creduto. O i 32 milioni presi da M.Gemi, che lavora e sviluppa a Firenze, ma anche lei la sede a Boston. Due sole startup italoamericane fanno da sole quello che in Italia le 40 operazioni più importanti dell’anno. Giusto per riflettere un attimo.
Arcangelo Rociola
@arcamasilum
Le operazioni, i link. E una legenda. Ci sono i nomi delle startup, il giorno dell’operazione con il link al comunicato, la cifra del deal e chi ha finanziato l’operazione.
NEURON GUARD
24 dicembreÂ
Biotech con una soluzione per persone con danni al cervello del cervello
656 mila euro
A11 Venture
PETME
22 dicembre
Sharing economy applicata al mondo degli animali domestici
1 milione di euro
CLOUDESIRE
21 dicembre
Suite per portare soluzioni software sul cloud
660mila euro
BORSEDELCREDITO
Marketplace per le imprese che vogliono trovare del credito
1 Milion
PRESTIAMOCI
19 dicembre
Piattaforma di microcredito tra privati
2 milione di euro
Innogest
SOUDREEF
Diritti d’autore legati alla musica e alla produzione intellettuale
3,5 milioni
Da LVENTURE e VAM INVESTEMENT
DREXCODEÂ
Piattaforma per l’affitto di abiti d’alta moda. Si completa con questa seconda tranche il round da oltre un milione annunciato a dicembre 2015.
556 mila euro
Venture Capital
Innogest SGR, LigurCapital, LVenture Group (MTA) e Fashion 22
MONEYFARM
Piattaforma di advisory per investimenti finanziari fondata nel 2011
16 milioni
Venture Capital
Cabot Square Capital e United Ventures.
WIB
Startup con sede a Palermo specializzata nella produzione di dispositivi modulari per l’e-commerce. Ha già raccolto 2,5 milioni
610 mila euro
Venture Capital
UniCredit (200 mila euro) via UniCredit Start Lab, Vertis Sgr, CLN Group
MANGATARÂ
Dopo essere entrata nel portafoglio di dPixel, questa startup specializzata in mobile gaming e con sede a Milano e Salerno porta a casa nuovi investimenti.
1,1 mln euro
Venture Capital
Fi.R.A. (Finanziaria Regionale Abruzzese) con StartHope e Invitalia (Tramite Smart&Start Italia)
MERITORCRACY
Piattaforma per l’ottimizzazione del recruiting fondata nel 2013. Ha già conquistato la fiducia di Tesla, Moleskine, Tetrapak, Samsung, GroupM, MoneyFarm e Dalani.
500 mila euro
United Ventures
Seed
D-ORBIT
Fondata nel 2011, D-Orbit produce dispositivi specializzatti nella rimozione dei rifiuti spaziali. Nel 2014 aveva già ottonuto finanziamenti per 2,1 milioni.
1,83 mln euro
Venture Capital
Club degli Investitori (with approx. €1.3m) TTVenture and Como Venture
FILO
Startup romane che opera nel comparto Iot. Ha creato dispositivi Bluetooth smart che consentono di tracciare i propri oggetti personali
500 mila euro
Venture Capital
LVenture Group (100 mila) + business angel
OCTORATEÂ
Fondata nel 2012 propone software per la gestione del settore turistico. Non a caso tra i finanziatori di questo round c’è Marco Corradino (in qualità di business angel), fondatore di Bravofly
500 mila euro
Venture Capital
Programma 101 (P101), Marco Corradino (Bravofly e angel)
MENOWATTÂ
La startup è già partecipata da Legambiente: è una ESCo (Energy Service Company) con sede Grottammare (Ascoli Piceno)
29 settembre
Equity
Nem Sgr
DOVECONVIENE
Piattaforma milanese che consente di avere facile accesso alle promozioni dei supermercati del quartiere. E con questo sono 20 i milioni ottenuti. Serviranno a raggiungere gli obiettivi del 2016: 200 dipendenti e 10 Paesi.
25 settembre
Venture Capital (Serie C)
Principia SGR, 360 Capital Partners e Merifin Capital.
GREENBONEÂ
Impresa biomedica al suo primo finanziamento. Crea impianti in legno che rigenerano le ossa umane.
3 milioni
Venture Capital
ZernikeMeta Ventures (via Ingenium Emilia-Romagna) e Italian Angels for Growth (IAG)
SATISPAY
App specializzata nel mobile paymentm, nel settembre 2014 aveva già ottenuto 5,5 milioni.
3 milioni euro
Venture Capital
Iccrea Banca e investitori singoli come Jonathan Weiner, Ray Iglesias, Nicola Carbonari e Giuseppe Donagemma
GLOMERIA THERAPEUTICS
Ha sede a Chieti e produce dispositvi specializzati nella cura delle malattie renali.
1 milioni
Venture Capital
Spindial Group, Quadrivio sgr (via TT Venture) e Vertis sgr (via Vertis Venture).
SELLF
App per la gestione personale del business
1,1 milioni di euro
P101, H-Farm, Atlante
ADMANTXÂ
Società napoletana che produce soluzioni per l’advertising online. Nel 2015 è approdata anche in Asia e America Latina. Ha già conquistato aziende come NBCUniversal, Financial Times, WPP, Amnet, Simple Agency, Accuen, Banzai.
2 milioni euro
Venture Capital (i finanziatori non sono stati resti pubblici)
Piattaforma che consente di confrontare i preventive di aziende della stessa città , fondata a Reggio Emilia nel 2012
1 milione euro
Venture Capital (Serie A)
RedSeed Ventures, Zernike Meta Ventures e i business angels del network Custodi di Successo
CHARITYSTARSÂ
Circuito che raccoglie oggetti appartenuti alle star per venderli in beneficenza
1 milione euro (equity)
Equity
Leopoldo Seralvo, Federico Nordio, Niccolò Ragnini, Luca Carrante, Angelomario Moratti e Gilda Moratti.
ANGIODROIDÂ
Sede a San Lazzaro di Savena (Bologna), propone soluzioni mediche per radiologia e cardiologia. Nel 2013 aveva già ottenuto un round da 900 mila euro.
1,5 milioni
Venture Capital
Innogest, ZernikeMeta Ventures (via Ingenium Emilia-Romagna) e Italian Angels for Growth.
KULDAT
Piattaforma data drivene per il marketing e le vendite. Si muove sull’asse Boston-Milano
1,5 mln euro
Venture Capital
United Venures
SAILSQARE
Piattaforma peer-to-peer per le vacanze in barca. Ha già una community di 25 mila utenti e 500 barche. I fondi serviranno per espandersi in altri mari
500 mila
Venture Capital
LigurCapital
WISE
Wise è una startup Milanese nata nel 2011 che produce impianti medicali. Obiettivo: avviare la commericalizzazione nel 2018
3 milioni
Venture Capital (Serie A)
Principia, High-Tech Gründerfonds, Atlante Seed, b-to-v Partners, Atlante Ventures, F3F e Antares.
AIRLITE
Vernici ad alte prestazioni, hanno conquistato Fabio Cannavale durante Shark Tank.
750 mila euro
Venture Capital
Fabio Cannavale
CHATSIMÂ
La startup ha creato una sim che, senza ricarica e senza wifi, consente di chattare attraverso le principali piattaforme di messaggeria istantanea (da WhatsApp a Messenger fino a Telegram)
1 mln
Venture Capital
Angelsim Sarl
EBOOX
Società cui fanno capo Tannico.it e Shoppable.it, siti di e-commerce specializzati in vino e design.
1 mln
Venture Capital
Programma 101 (P101) e Club Digitale
ENJOREÂ
Piattaforma nata a Capurso (Bari) per l’organizzazione di tornei sportivi. Conta 70 mila utenti e ha tra I propri advisor Luca Colombo, contry manager di Facebook in Italia
500 mila
Venture Capital
LigurCapital
ATOOMA
Piattaforma in cloud che fa dialogare app e dispositivi in ottica wearable, mobile e smart home
595 mila euro
Venture Capital
UniCredit (Unicredit Start Lab), LVenture Group
LOVETHESIGN
Piattaforma di e-commerce concentrate sul design per la casa
4 mln
Venture Capital (Serie A)
United Ventures
INVENTIA
Software per la gestione delle vendite multi-canale
750 mila
Venture Capital
Italian Angels for Growth
GIANFRANCO E SERENA CORDERO
Una giovane impresa vinicola capace di raccogliere 750 mila euro tramite NakedWines.com, piattaforma che permette agli appassionati di investire direttamente sulle cantine
750 mila
Crowdfunding
MUSEMENT
Piattaforma per la prenotazione di attività legate al turismo. Nel 2013 aveva già raccolto 950 mila euro
5 milioni
Venture Capital (Serie A)
Programma 101 (P101), 360 Capital Partners, Micheli Associati e Italian Angels for Growth
GENENTA SCIENCE
Startup biotech con sede a Milano. Tra gennaio (prima tranche da 6,2 milioni) e marzo (seconda tranche) ha portato a casa finanzaimenti per 16,2 milioni di euro
10 mln
Venture Capital (Serie A)
Banca Esperia
RE-BELLO
Produce abiti eco-sostenibili. Fornisce 240 negozi tra Italia, Svizzera, Olanda, Austria e Germania.
500 mila
Venture Capital
LVenture Group
CHORAFARMAÂ
Piattaforma che mette in contatto ospedali, farmacie, medici e pazienti. Il primo investimentio valuta la startup circa 2 milioni di euro
500 mila
Seed
Withfounders
DOCEBO
Piattaforma di e-learning con base a Milano e uffici negli Stati Uniti e a Dubai, è disponibile in 30 lingue
3 milioni
Equity
Klass Capital
JOBYOURLIFE
Piattaforma id recruiting con basi a Milano e Cagliari e 300 mila utenti.
600 mila euro
Venture Capital
Business angels anonimi
A cura di
Paolo Fiore