La buona notizia è che entro domani al massimo torneranno accessibili le caselle di circa 9 milioni di italiani. Ma il blackout dal 22 gennaio ancora persiste e il fornitore ItaliaOnLine si scusa
Se tutto va bene sarà risolto in giornata il down delle caselle di posta elettronica di Libero e Virgilio iniziato la sera di domenica 22 gennaio e ancora in corso. Un record, come molti hanno commentato sui social e non solo.
Sul caso infatti è intervenuta anche la presidenza del Consiglio. “Una situazione che sta creando disagi e danni a tutti i professionisti che fanno ricorso a questi strumenti. A tale scopo, attraverso gli uffici del Dipartimento per la trasformazione digitale, ho contattato questa mattina l’amministratore delegato di Italiaonline, la società che gestisce i due provider, al fine di chiarire le origini del problema e individuare quanto prima una soluzione che possa garantire il rispetto dell’integrità dei dati degli utenti”, fa sapere il Sottosegretario con delega all’Innovazione tecnologica Alessio Butti.
Intanto anche le associazioni dei consumatori cominciano a scaldarsi: Altroconsumo sul proprio sito invita gli utenti a reclamare per avere una forma di risarcimento danni. Dal canto suo, il fornitore ItaliaOnLine si scusa adducendo un errore di programmazione.
Le cause del disservizio
“In questa nuova comunicazione, vogliamo iniziare scusandoci ancora una volta con i nostri utenti per il disagio e il disservizio. Leggiamo i vostri commenti e comprendiamo. Ma vogliamo soprattutto, ora che siamo in grado di farlo, condividere con voi maggiori informazioni sull’accaduto, sul lavoro che stiamo facendo e dare un orizzonte temporale per la risoluzione del problema”. Inizia così la nota diffusa dall’azienda ai più di 9 milioni di italiani che da domenica sera non possono più accedere alla propria casella di posta elettronica (spesso anche a pagamento).
Che poi prosegue con i motivi tecnici del blocco. “Nelle scorse settimane, al fine di offrire un servizio sempre migliore e sempre più aggiornato, abbiamo introdotto un’innovativa tecnologia di storage a supporto delle nostre caselle mail, fornita da un vendor esterno, un produttore di tecnologie di storage utilizzato da alcune delle più grandi società al mondo”.
Un bug del sistema operativo
“Purtroppo, un bug del sistema operativo ne ha compromesso il corretto funzionamento e, di conseguenza, quello delle caselle di posta presenti su di esso. Il vendor sta lavorando incessantemente per la risoluzione del problema, creando un fix per la soluzione della problematica, con il supporto di tutti i nostri team interni. Trattandosi però di un bug a livello di sistema operativo, la soluzione sta richiedendo i tempi tecnici di sviluppo, con l’obiettivo primario di tutelare l’integrità dei dati”. In una precedente comunicazione, l’azienda aveva chiarito che i dati degli utenti e le loro mail non sono a rischio, escludendo un attacco hacker.