In arrivo un bando da 30 milioni di euro per l’erogazione di voucher destinati a una platea di circa 7 mila operatori, tra cui micro-imprese, reti e consorzi di micro-imprese
Nel mondo post pandemico che sta per ripartire, le PMI italiane dovranno farsi trovare pronte alla sfida di un commercio ancora più mondiale e competitivo puntando sulla digitalizzazione. Non è la prima volta che la Farnesina insiste sul punto. Come ha ricordato il titolare del dicastero degli Esteri, Luigi Di Maio, intervenendo all’assemblea di Federalimentare Made in Italy alimentare: la ripartenza comincia da qui (tuttora in corso, potete seguirla dal video in calce), “Ice ha concluso accordi di partenariato con Alibaba, Amazon e altre piattaforme per acquisire spazi dedicati ai brand italiani. Grazie ad essi, circa 3.500 aziende italiane sono online e, presto, se ne aggiungeranno altre 700. La Farnesina lavora con Ice-Agenzia per agevolare l’inserimento dei nostri prodotti sui marketplace internazionali e massimizzare la visibilità del made in Italy”. La novità annunciata oggi, invece, è costituita invece da un “bando da 30 milioni di euro” di “prossima emanazione per l’erogazione di voucher destinati a una platea di circa 7 mila operatori, tra cui micro-imprese, reti e consorzi di micro-imprese”.
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“In merito al sostegno finanziario – ha spiegato il ministro -, importante è il Fondo 394/81, rafforzato con un’importante dotazione finanziaria anche per il 2021”. E con riferimento al Pnrr che prevede lo stanziamento di 1,2 miliardi di euro per sostenere le attività di export delle piccole e medie imprese, Di Maio ha fatto sapere che “a queste risorse verrà affiancato un quadro pluriennale di sostegno all’export e all’internalizzazione”.
Insomma, mentre ingenti risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza, finanziato coi fondi europei del Recovery Fund, saranno investite per la digitalizzazione della pubblica amministrazione, sul fronte privato le PMI italiane sono chiamate a fare altrettanto, perché, come ha dimostrato la pandemia, l’e-commerce “si è rivelato cruciale per attutire le conseguenze negative delle restrizioni imposte dalla pandemia, anche nel settore agroalimentare”, ha detto Di Maio. “Ci sono grandi potenzialità – ha scandito il ministro – ma ancora troppo poco sfruttate in Italia, dove il commercio digitale rappresenta solo l’1,7% del totale delle vendite“.