La startup californiana aiuterà il gigante dell’home sharing nell’individuare eventuali violazioni e risolvere problemi. Ad esempio le controversie che insorgono tra ospiti e padroni di casa
Con i tempi che corrono, meglio costruirsi un proprio sistema di intelligence. Non tutti possono permettersi di ingaggiare agenti segreti ma le grandi compagnie stanno puntando molto sulle nuove tecnologie legate alla sicurezza. È il caso di AirBnb, che nelle scorse ore ha chiuso l’acquisizione della startup Trooly Inc.
Più sicurezza per ospiti e affittuari
L’obiettivo del colosso degli affitti brevi è quello di garantire una maggiore sicurezza ai propri clienti, ospiti o padroni di casa che siano. Va in questo senso la decisione di acquisire Trooly, startup nata nel 2014 a Los Altos, California. Un’operazione confermata dal portavoce di AirBnb, Tim Rathschmidt, che non ha voluto parlare di cifre: “Posso solo dire che non vediamo l’ora di lavorare insieme al loro team”. Trooly è stata fondata da tre ingegneri indiani: Savi Baveja, Anish Das Sarma e Nilesh Dalvi.
Baveja, ceo della startup, ha un passato nella società di consulenza strategica Bain&Company. Sarma e Dalvi sono due informatici con competenze di cybersecurity e hanno lavorato presso Google Research, Facebook e Yahoo Research. Lo scorso anno la startup ha raccolto 10 milioni di dollari nel suo primo round di finanziamento guidato dalla Bain Capital Ventures e dalla Milliways Ventures. Già dal 2015 AirBnb era un cliente fisso di Trooly e i buoni risultati della partnership hanno spinto il colosso di San Francisco a procedere all’acquisizione.
Comportamento online, social media e dati pubblici: così funziona Trooly
Ma quali sono i servizi forniti da Trooly? La startup californiana svolge un grande lavoro preventivo di background check. Analizzando i dati provenienti da record pubblici, comportamento online, social media e altre fonti la tecnologia di Trooly dovrebbe aiutare AirBnb a individuare le eventuale violazioni dei clienti, come per esempio le controversie tra ospiti e padroni di casa. Ma soprattutto l’acquisizione di Trooly dovrebbe fornire informazioni preventive sui clienti in modo da segnalare soggetti potenzialmente pericolosi o sospetti agli host. Una specie di servizio di intelligence che mira a tutelare i propri clienti. Ora l’operatività di Trooly verrà incorporata negli uffici di AirBnb. Nelle prossime settimane il team di Los Altos si trasferirà a San Francisco.
Il piano di espansione di AirBnb e i fondi per progetti innovativi
L’acquisizione di Trooly arriva in un momento di grande espansione per AirBnb. La compagnia, valutata circa 31 miliardi di dollari, è molto attiva anche per quanto riguarda i finanziamenti a progetti innovativi. La scorsa settimana ha creato un fondo di 5 milioni di euro per progetti innovativi realizzati nell’Unione Europea che abbiano come finalità la valorizzazione del territorio e delle comunità locali. Proprio in Europa, secondo la piattaforma di sharing economy americana, il mercato di AirBnb creerà un impatto positivo di 340 miliardi di euro entro il 2020, con l’occupazione di un milione di persone.