In Gazzetta Ufficiale il decreto attuativo degli incentivi fiscali all’investimento in startup innovative e in PMI innovative. Ecco come ottenere le agevolazioni
È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto attuativo che disciplina le modalità di accesso agli incentivi fiscali per gli investimenti in startup e PMI innovative, effettuati sia da persone fisiche che da società.
Il provvedimento, approvato dal Ministro dell’Economia e delle finanze, di concerto con il Ministro dello Sviluppo economico, consolida in un unico testo le disposizioni di attuazione dell’art. 29 del decreto-legge n. 179 del 2012 e quelle dell’art. 4 del decreto-legge n. 3 del 2015 in materia di incentivi fiscali all’investimento in startup e PMI innovative.
Il provvedimento, da una parte potenzia gli incentivi fiscali per gli investimenti in capitale di rischio nelle startup innovative: si passa ad una aliquota unica del 30%, eliminando quelle precedentemente in vigore, che variavano da un minimo del 19 al 27%, dall’altra estende gli incentivi a tutte le PMI innovative.
In entrambi i casi, gli incentivi fiscali spettano per conferimenti fino a un massimo di 15 milioni di euro per ciascuna startup innovativa o PMI innovativa ammissibile.
Chi può ottenere gli incentivi
Le agevolazioni sono destinate ai soggetti passivi dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e sul reddito delle società di cui al titolo I e al titolo II del TUIR che effettuano un investimento agevolato in una o più startup innovative o PMI innovative ammissibili nei periodi di imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2016.
L’investimento agevolato può essere effettuato indirettamente, per il tramite di organismi di investimento collettivo del risparmio o altre società di capitali che investono prevalentemente in startup innovative o PMI innovative ammissibili.
Nel caso di investimenti effettuati per il tramite delle altre società di capitali che investono prevalentemente in startup innovative o PMI innovative ammissibili e le cui azioni non siano quotate su un mercato regolamentato o su un sistema multilaterale di negoziazione, tuttavia, gli incentivi spettano in misura proporzionale agli investimenti effettuati nelle startup innovative o PMI innovative ammissibili da tali società, come risultanti dal bilancio chiuso relativo all’esercizio in cui è effettuato l’investimento agevolato.
L’accesso alle agevolazioni è escluso:
- Nel caso di investimenti effettuati tramite organismi di investimento collettivo del risparmio e società, direttamente o indirettamente, a partecipazione pubblica;
- nel caso di investimenti in startup innovative o PMI innovative ammissibili che si qualifichino come: imprese in difficoltà; imprese che hanno ricevuto aiuti di Stato illeciti che non siano stati integralmente recuperati; imprese del settore della costruzione navale e dei settori del carbone e dell’acciaio;
- nel caso di investimenti in startup innovative, PMI innovative, incubatori certificati, organismi di investimento collettivo del risparmio e altre società di capitali che investono prevalentemente in startup innovative o PMI innovative ammissibili;
- nel caso di investimento diretto, o indiretto per il tramite delle altre società di capitali che investono prevalentemente in startup innovative o PMI innovative ammissibili e le cui azioni non siano quotate su un mercato regolamentato o su un sistema multilaterale di negoziazione, ai soggetti che possiedono partecipazioni, titoli o diritti nella startup innovativa o nella PMI innovativa ammissibile oggetto dell’investimento, ad eccezione degli investimenti ulteriori al ricorrere delle condizioni previste dal paragrafo 6 dell’art. 21 del regolamento UE n. 651 del 2014.
Gli incentivi fiscali
Gli incentivi fiscali agli investimenti in startup e PMI innovative consistono:
- per le persone fisiche, in una detrazione dall’imposta sul reddito (Irpef) pari al 30% dell’ammontare investito, per un conferimento massimo di 1 milione di euro;
- per le società di capitali in una deduzione dall’ammontare imponibile a fini Ires pari al 30% dell’investimento, con soglia fissata a 1,8 milioni di euro.
Sono pertanto agevolabili gli investimenti effettuati a partire dal 1° gennaio 2017 diretti verso startup e PMI innovative, regolarmente iscritte nella relativa sezione speciale del Registro delle imprese.
Infine, per garantire piena conformità con la legislazione europea in materia di aiuti di Stato, le modalità di fruizione dell’incentivo per le PMI innovative prevedono alcune differenze rispetto a quanto previsto per le startup, in particolare per le imprese attive sul mercato da più di sette e dieci anni.