La finale a maggio ad Amsterdam. Nel frattempo i 27 finalisti potranno seguire un programma di accelerazione all’Università di Oxford
Cosa significa innovare? Una domanda, cento risposte. Una delle risposte che preferisco, e sposo, è quella che pone l’innovazione al servizio del bene comune. Il 18 gennaio a Milano si è svolto il Chivas Venture che mette a disposizione un 1 milione di dollari per le startup più promettenti e interessanti nell’ambito dell’innovazione e del sociale.
A maggio, alla TNW Conference di Amsterdam, ci sarà la competizione mondiale dove il vincitore italiano si misurerà con altre 26 startup provenienti da tutto il mondo per conquistare il gradino più alto del podio. In più avrà l’opportunità di presentare il proprio progetto di fronte a migliaia di addetti ai lavori, business angel, investitori, imprenditori e giornalisti internazionali. La collaborazione di Chivas Regal con TNW Conference di Amsterdam, il festival tecnologico leader in Europa che ospita la finale della quarta edizione di Chivas Venture Global, fornisce alle startup una potente piattaforma globale per condividere le loro idee per migliorare il mondo.
Prima di scoprire chi ha vinto la selezione italiana vediamo quali sono state le 4 startup finaliste.
Biofarm. Dalle mele del Trentino alla arance di Sicilia, la prima comunità agricola virtuale porta in 24 ore i prodotti biologici di piccoli produttori locali sulla tavola degli italiani con un semplice click. Biofarm mette in contatto diretto produttori e consumatori che possono adottare un albero, o ordinare prodotti supportando le tradizioni e un saper fare minacciato dalle dinamiche della grande distribuzione.
Re-life. Il team di RESPECTLIFE ha sviluppato un tessuto innovativo in propilene che unisce tecnologia e benessere ed è riciclabile al 100%. Re-Life è infatti anallergico, antibatterico, traspirante e facilmente lavabile. L’intera filiera di produzione è sostenibile: non consuma acqua e suolo, ricicla scarti del petrolio, ha un basso consumo energetico, non usa solventi e acidi e non richiede nessun processo di lavaggio o di sbiancamento. Perché produrre in modo sostenibile è un modo per proteggere il pianeta e le persone, ma senza interrompere il sogno della moda.
Wami, un’impresa con missione sociale: donare acqua potabile a chi ne ha bisogno. Wami costruisce progetti idrici in Africa e quindi recupera l’investimento tramite la vendita di bottiglie di acqua delle Prealpi Carniche in Fiuli Venezia Giulia. L’equazione è semplice: 1 bottiglia = 100 litri donati.
Limix presenta Talking Hands: grazie a un guanto high-tech dotato di sensori di movimento, è possibile tramite una app tradurre i gesti in “parlato” per permettere ai sordomuti di comunicare con chi non conosce il linguaggio dei segni. Ci sono 100.000 sordomuti in Italia, 70 milioni in tutto il mondo. Limix sta collaborando con associazioni di sordomuti per sviluppare ulteriormente questa tecnologia altamente flessibile e scalabile in molteplici settori.
Come è evidente si tratta di startup tutte egualmente utili per migliorare la vita delle persone grazie all’innovazione. La giuria si è confrontata con attenzione prima di decidere, una giuria di tutto rispetto composta da alcuni dei personaggi più interessante della scena dell’innovazione italiana: Marco Nannini, CEO di Impact Hub e Senior Advisor di FabriQ, l’incubatore di Innovazione Sociale del Comune di Milano; Laura Orestano, CEO di Social Fare, centro per l’innovazione sociale; Valentina Scanziani, membro dell’Advisory Board di Ashoka Italia e co-fondatrice dell’associazione Stella Onlus; e infine Albena Trifonova, CEO di Pernod Ricard Italia, azienda leader mondiale nel settore dei distillati e proprietaria del brand Chivas Regal.
La scelta è caduta Limix con il progetto Talking Hands.
Il prossimo passo per Limix sarà rappresentare l’Italia alla finale ad Amsterdam: prima, dal 4 al 24 aprile, potranno essere scelti da una giuria popolare tramite Internet e potranno aggiudicarsi già una parte del montepremi finale di 1 milione di dollari. Una sfida importante e un’occasione unica da cogliere assolutamente preparati: per questo, grazie a Chivas Regal, i 27 finalisti prenderanno parte all’Accelerator Programme di tre giorni dell’Università di Oxford presso lo Skoll Centre For Social Entrepreneurship. Il programma offre l’opportunità di sviluppare capacità di leadership, di partecipare a workshop e confrontarsi con professionisti del settore su argomenti che interessano lo sviluppo di attività commerciali.