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Coinbase, una delle principali piattaforme per comprare e vendere criptovalute e senza dubbio una delle più note e utilizzate anche in Italia, ha lanciato una nuova soluzione per rendere un po’ più semplice e lineare il pagamento attraverso Bitcoin, Bitcoin Cash, Ether e Litecoin nel contesto dell’e-commerce. Si chiama Coinbase Commerce e, nella sostanza, è un plugin che consente a chi gestisce attività di vendita online di accettare dagli acquirenti pagamenti in quelle monete digitali.

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“Un sistema finanziario aperto”

“La nostra missione in Coinbase è creare un sistema finanziario aperto, quindi abbiamo progettato questa soluzione per servire i commercianti di tutto il mondo – dicono dalla piattaforma fondata da Brian Armstrong e Fred Ehrsam – a differenza dei precedenti prodotti commerciali che abbiamo offerto, Coinbase Commerce non è un servizio in hosting, quindi i commercianti hanno il pieno controllo della propria valuta digitale”. Insomma solo un canale da integrare nel flusso di pagamento del commerciante oppure da aggiungere come opzione di pagamento – accanto a PayPal, Apple Pay e alle carte di credito – su una qualsiasi piattaforma. Per esempio, è già integrato con la canadese Shopify. Basta registrarsi con un indirizzo e-mail e un numero di telefono per scaricarlo e il gioco è fatto.

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Insomma, i diversi pagamenti effettuati in numerose criptovalute finiscono in un unico wallet del venditore (e già molti grandi nomi, come Expedia o Microsoft, ne accettano). Le transazioni possono essere controllate tramite una semplice dashboard. Una mossa, quella di Coinbase, per diversificare il proprio business, costruendosi un ruolo ibrido di ponte fra denaro digitale e attività e mercati online ma “tradizionali”.

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“Cominciare a incassare criptovalute è ora più semplice che mai – si legge in un post su Medium – e il setup dura pochi minuti”. Per provarlo basta collegarsi qui. Intanto il Bitcoin è tornato sopra i 10mila dollari – intorno ai 7.900 euro – a scanso del simpatico calcolo tenuto da 99bitcoins: il sito spiega che la criptovaluta è stata data per morta ben 253 volte dal 2010 a oggi. Nonostante le fluttuazioni è pur sempre +900% rispetto alla valutazione di 12 mesi fa.