Ora il mondo teme una recessione globale. Male i mercati europei. Tokyo ha paura di perdere i Giochi Olimpici. Spread in risalita
La parola d’ordine è “calmiamoci”. Dopo giorni di isteria, panico, titoli strillati, allarmismi inutili che rischiano di trascinare in una spirale senza fondo una economia debole come la nostra, si prova a tranquillizzare gli animi dell’opinione pubblica. Ma gli investitori restano sul chi vive. Il non detto è che si teme un rapido contagio di Coronavirus anche nel resto d’Europa.
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Come stanno le Borse
Dunque Borse ancora una volta giù, dopo la chiusura positiva di ieri almeno per quanto riguarda Piazza Affari. Va molto male Milano, che perde l’1,79%; ma va ancora peggio per il FTSE Italia All-Share, che retrocede a 24.996 punti, in netto calo dell’1,77%. Non si salvano nemmeno FTSE Italia Mid Cap (-1,71%), come il FTSE Italia Star (-1,8%). In questo scenario torna a mordere lo spread, che, lo ricordiamo, segna il divaricarsi tra l’affidabilità dei nostri titoli di Stato e gli omologhi tedeschi: poco prima di pranzo era a quota 155. Prima che iniziassero i casi di Coronavirus in Italia, vale a dire venerdì scorso, stazionava sui 136 punti percentuale.
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Tra i titoli peggiori, De Longhi, che crolla del 3,84%, Banca Popolare di Sondrio, in calo del 3,57%. Continuano i ribassi per Juventus, che perde il 4,56%. In generale a Piazza Affari soffrono parecchio i comparti tecnologia (-4,72%), materie prime (-3,38%) e servizi finanziari (-2,86%). Ma stanno male le Borse dell’intero Vecchio continente. Francoforte, lascia sul campo oltre il due per cento (2,18%), tallonata nella sofferenza da Parigi, che a metà giornata perde il 2,24%. Nemmeno Londra è immune da questa gragnuolata di vendite e presenta una flessione dell’1,94%.
Tonfo di Tokyo
E i timori del Coronavirus non risparmiano nemmeno le Borse asiatiche. Giornata da dimenticare per Tokyo, che teme non solo lo spettro di una recessione tecnica, ma anche di dover annullare i Giochi Olimpici della prossima estate: l’indice Nikkei ha ceduto il 2,13% a 21.948,23 punti mentre l’Indice Topix ha accusato una flessione del 2,37% a 1.568,06 punti. Timori anche legati all’indice del Tasso di Disoccupazione nipponica, che sarà reso noto domani.