Vertis e GELLIFY sottoscrivono l’operazione. I nuovi capitali serviranno ad accelerare la commercializzazione e sviluppare la tecnologia AI alla base della piattaforma cloud
La società fondata da Ernesto Minnino e Giovanni Iacca ha messo a segno un round importante: Vertis SGR e il partner industriale GELLIFY hanno sottoscritto un round di finanziamento da 2 milioni di euro a favore di Cyber Dyne. I nuovi capitali serviranno a sviluppare ulteriormente la piattaforma per l’industria 4.0 basata su intelligenza artificiale, oltre a consentire a Cyber Dyne di allargare il proprio raggio d’azione sul fronte commerciale.
I numeri dell’operazione
Vertis SGR, una società indipendente che si occupa di gestione del risparmio ed è attiva da tempo nel private equity, ha investito 2 milioni di euro in Cyber Dyne attraverso il fondo Vertis Venture 2 Scaleup. Partner industriale di Vertis è GELLIFY, una piattaforma di innovazione che è impegnata nel creare connessioni dirette tra le startup B2B e le aziende tradizionali per promuovere l’innovazione sia lato processi che per quanto attiene prodotti e modelli di business: Cyber Dyne è già parte del programma di gellificazione lanciato da GELLIFY.
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“Siamo molto soddisfatti di aver reso possibile questa operazione come partner industriale di Cyber Dyne – ha dichiarato Fabio Nalucci, CEO e Founder di GELLIFY – Forti di un know-how scientifico in uno dei settori che cambieranno il mondo nei prossimi 10 anni e di una consolidata esperienza nella ricerca internazionale, i fondatori potranno crescere dal punto di vista della gestione imprenditoriale e manageriale insieme al proprio team, affiancati dalle competenze e dal network della nostra piattaforma d’innovazione”.
I nuovi fondi saranno impiegati da Cyber Dyne con due obiettivi principali. Il primo è l’accelerazione sul fronte commerciale: la startup ha già sottoscritto alcuni contratti con realtà industriali consolidate, che possono sfruttare la piattaforma cloud Kimeme per automatizzare e ottimizzare i workflow, ma conta di ampliare il proprio portfolio clienti e di avviare ulteriori progetti pilota per allargarsi a nuovi comparti.
L’altro aspetto si lega al primo: Cyber Dyne conta 11 dipendenti, tutti provenienti dal mondo accademico con una robusta formazione ed esperienza nella ricerca e sviluppo sull’intelligenza artificiale. Sul fronte tecnologico, il team punta a sviluppare alcune soluzioni verticali di Kimeme per adattarle a specifici verticali dell’industria.
“Cyber Dyne rientra a pieno titolo tra le startup italiane che operano nel mondo dell’Industry 4.0, focus d’investimento del fondo Vertis Venture 2 Scaleup – ha spiegato Mauro Odorico, Partner del Fondo – Le problematiche di ottimizzazione sono molto ricorrenti nei settori B2B, sia sul versante industriale che nei servizi e le possibilità applicative della piattaforma Kimeme sono praticamente illimitate”.
Cosa fa Cyber Dyne
Ottimizzare per migliorare l’efficienza e tagliare i costi. Con questi presupposti è nata Kimeme, una piattaforma cloud AI che permette al decisore, ovvero colui che governa i processi interni di un’impresa, di poter fare la mossa giusta basandosi su dati reali.
Kimeme è frutto dell’applicazione di una specifica tecnologia dell’intelligenza artificiale: l’evolutionary computation. Con un chiaro riferimento alle teorie di Darwin, questa tecnica punta a selezionare l’approccio migliore alla risoluzione di un problema e fornire risultati capaci di migliorare fino al 90 per cento i tempi di reazione rispetto ai sistemi decisionali tradizionali, e al contempo migliorare anche l’efficienza generale del processo.
Le applicazioni di Kimeme spaziano tutti i settori dell’industria, ma trovano particolare efficacia nel mondo della manifattura ad alto tasso tecnologico: un settore nel quale l’efficienza e la velocità di reazione alle richieste del mercato sono cruciali.