Just Eat rilascia la classifica delle città più care ed economiche in cui ordinare cibo a domicilio: ecco quanto costano margherita, burger e sushi in giro per l’Italia
Quanto si spende per il food delivery, cioè per farsi consegnare a casa i propri piatti preferiti? Per la pizza Bari è la piazza più economica seguita da Napoli e Palermo. All’altro capo della classifica, invece, ci sono nell’ordine dalla più cara in giù Firenze e Trieste. Ad esempio, se una margherita a domicilio costa 5 euro su scala nazionale nel capoluogo fiorentino costa il 45% in più che a Napoli e il 22% in più rispetto a Milano.
Pizza, cheeseburger e uramaki california
Sono solo alcuni dei numeri contenuti nell’ultima indagine sfornata da Just Eat, la piattaforma leader nei servizi per ordinare pranzo e cena a casa, attiva in Italia ormai dal 2011 con più di 6.700 ristoranti affiliati in oltre 600 comuni. Nel suo Economic Index il sito analizza le differenze di prezzo di tre tra i piatti più ordinati a domicilio e ritenuti uguali (stessa quantità o stesse porzioni e ingredienti generali) da Nord a Sud nelle diverse città, selezionati tra le cucine preferite dagli utenti: pizza margherita, cheeseburger e uramaki california. Una porzione di sushi uramaki california costa 7 euro mentre un cheesburger è di poco più economico: 6,75 euro.
Le più care e le più economiche
Bisogna procedere con ordine. Per quanto riguarda la pizza Bari, come si spiegava, è la più economica su scala nazionale (-30% sul prezzo medio nel Paese) davanti a Napoli (-10%), Padova e Verona (4.50 euro). Per il burger invece la più conveniente diventa Palermo (4 euro) davanti a Bologna e Genova (5 euro). Quanto al sushi è il caso di ordinarlo a Pisa e Brescia (6,70 euro a porzione).
Passando ai piani alti, invece, la pizza margherita costa tanto a Firenze, Trieste (+20%), Roma e Milano (+10%). Firenze è la più cara anche nel caso della consegna di un cheeseburger (+40%) seguita da Roma (+33%). Per l’uramaki california, invece, la più cara è Palermo (+28% rispetto al prezzo medio nazionale) seguita da Bologna, Bari e Verona (+15%). Insomma, ciascuna città sfoggia i suoi piatti forti e le due debolezze.
“Sempre più persone si affidano al food delivery per mangiare all’insegna della varietà, della qualità e in modo conveniente, un trend che continua a crescere sia come abitudine di consumo, sia come nuova voce nel bilancio familiare – spiega Daniele Contini, country manager di Just Eat in Italia – dal nostro osservatorio privilegiato che ci vede presenti in modo capillare su tutto il territorio italiano abbiamo sviluppato Just Eat Economic Index, un nuovo indicatore nato per fotografare lo stato dell’arte relativamente alla spesa investita dagli Italiani in cibo a domicilio, evidenziando le differenze di prezzo da Nord a Sud per il medesimo prodotto e svelando curiosità inaspettate”.
La classifica generale: la più cara è Firenze, bene Bari
Aggregando tutte le specialità e assegnando a 1,00 il punteggio medio italiano, il Just Eat economic Index colloca Firenze al vertice delle città più care per il food delivery (indice 1,30), seguita da Trieste (1,16), Roma (1,13), Milano (1,09), Bologna (0,99), Genova (0,98), Brescia (0,97), Torino (0,96) e via via Verona, Pisa, Padova fino alle città più economiche: Palermo, Napoli e Bari. L’indice indica la mediana dei prezzi pesata sul numero di ristoranti partner che offrono i prodotti analizzati, i più popolari sulla piattaforma nei primi sei mesi dell’anno in 17 città e 12 regioni.
L’indice dei prezzi mostra un incremento pari al +60% per i fiorentini rispetto ai baresi, un trend che conferma ovviamente le ben note differenze nel costo della vita per le diverse zone d’Italia legate a disparità locali come benessere e stile di vita, contesto sociale e struttura economica. Non mancano tuttavia alcune sorprese, come Bologna che supera Torino nella classifica (ma resta in linea con la media nazionale), Verona, Pisa e Padova che mostrano un indice equivalente (leggermente inferiore rispetto alla media) e Milano che si trova al quarto posto, sfatando il mito della più cara.
All’estero
I prezzi analizzati dal Just Eat Economic Index si riflettono però anche sulla spesa generale per città nelle cucine preferite. Nei primi sei mesi dell’anno pizza, hamburger e sushi sono appunto le tre cucine più ordinate e che in particolare Milano è la città che ha speso di più in cucina giapponese mentre la Capitale in pizza e hamburger. Poco male: all’estero per una margherita bisogna spendere molto di più: in Norvegia per esempio questo piatto ha un prezzo più elevato del 135% (13,16 euro) rispetto alla media italiana, in Canada del +98% e in Danimarca del +79%. Un po’ meglio nei Paesi Bassi dove costa “solo” il 38% in più che a casa nostra.