Amazon vende coltelli e altre armi ai minorenni in UK. L’accusa è del Guardian. Secondo il quotidiano britannico un under 18 può comprare un coltello tascabile (con una lama di quasi 9 centimetri) senza grandi problemi, in barba alla legge. La multinazionale di Jeff Bezos si trincera dietro silenzi e promesse di eliminare gli account dei negozianti online che vendono oggetti pericolosi ai teenager. Buoni propositi, certo. Peccato che ci scappa il morto, come è successo Bayley Gwynne (nella foto), studente ucciso ad Aberdeen da un suo coetaneo. L’arma? Un coltello che il killer ha comprato proprio su Amazon.
Come aggirano i controlli
La legge britannica è chiara: non è permesso vendere un coltello tascabile a un minorenne se la lama supera i 7,62 cm. L’arma dell’assassino ne aveva circa uno in più (8,5 cm per un prezzo di 40 sterline). Ma come ha fatto a comprarlo aggirando tutti i controlli? Ecco la sua versione durante l’interrogatorio della polizia: «È sufficiente affiggere una nota alla porta nella quale scrivere che non c’è nessuno in casa e chiedere al corriere di lasciare il pacco sul pianerottolo».
Come ha fatto l’inchiesta il Guardian
Il Guardian ha provato a fare la “spesa grossa” su Amazon per capire se è così facile beffare la legge. Prima ordinando 2 coltelli simili a quelli usati dal killer: uno da inviare in redazione, l’altro a domicilio, usando la stessa tecnica della nota alla porta. Sul paco la scritta “18 anni”. Destinazioni diverse, ma stesso risultato. In entrambi i casi, la merce è stata consegnata senza alcuna verifica dell’età del destinatario. Eppure su Amazon campeggia una scritta chiara: «Questo prodotto non può essere venduto alle persone di età inferiore a 18 anni. Una firma sarà richiesta alla consegna».
Messi questi due primi coltelli nel cassetto, l’indagine del quotidiano si è spinta oltre. Obiettivo dell’acquisto questa volta un teaser a scarica elettrica (1m volt), mascherato da torcia. Effettuato con successo, anche se la vendita dell’oggetto è illegale in UK. Un’arma simile, anche questa comprata online, legata a un altro caso di omicidio di una sedicenne di Bristol, Becky Watts, a opera di un 28enne, Nathan Matthews. Quest’ultimo ha confessato alla giuria di averla acquistata per fingere un rapimento e depistare le indagini.
Ma sono tante le armi illegali vendute su Amazon: tirapugni, portachiavi che si trasformano in corpi contudenti, spray al peperoncino e perfino una lama nascosta nella visiera di un berretto. Dopo le denunce del quotidiano questi oggetti sono stati rimossi dal sito di Amazon UK.
Amazon: “li rimuoveremo”, ma poi ci ricascano
Di fronte alle denunce del Guardian, Amazon ha risposto che i marketplace, che vendono prodotti illegali in UK e non rispettano le linee guide dell’azienda saranno, soggetti ad azioni legali, con la conseguente rimozione dei loro account. Ancora una volta buoni propositi. Ma il Guardian è riuscito ad acquistare da Amazon uno spray urticante, la cui vendita è illegale secondo le leggi UK.
Già nel 2008 un’indagine del programma Watchdog aveva denunciato la vendita di prodotti illegali su Amazon. In quel periodo, Brian McBride, l’allora numero uno di Amazon UK, aveva dichiarato che ogni oggetto offensivo sarebbe stato rimosso entro un’ora. Ma a distanza di 8 anni, ci sono ancora.
E gli altri eCommerce?
Per controllare la vendita di oggetti illegali online molti retailer, come eBay e Basco, collaborano da diversi anni a stretto contatto con un’autorità governativa. Obiettivo degli incontri è di migliorare i controlli e seguire l’evoluzione delle leggi in materia. Secondo il Guardian Amazon avrebbe interrotto le sue relazioni con l’organismo di authority ben 5 anni fa.
Giancarlo Donadio
@giancarlodonad1