E alla fine Marissa Mayer uscì ufficialmente da Yahoo. «Nostalgia, gratitudine e ottimismo» sono le tre parole che ha scelto per la sua lettera di addio. Un addio annunciato, era noto infatti da tempo che Mayer si sarebbe dimessa al completamento dell’acquisizione di Yahoo, di cui CEO, al provider di telefonia Verizon, che unirà due dei più antichi brand di Internet, Yahoo e AOL, in una nuova società chiamata Oath, il cui capo sarà l’attuale CEO di AOL, Tim Armstrong.
Un paracadute di 23 milioni di dollari
«Dato l’attuale cambiamento di ruolo di Marissa Mayer in Yahoo dopo la chiusura della transazione, Mayer ha scelto di dimettersi da Yahoo. Verizon le augura il meglio nelle sue future imprese», è il laconico comunicato di Verizon. Molto più personale è invece l’addio di Marissa Mayer, che riceverà un paracadute di 23 milioni di dollari. Marissa Mayer ha mandato una lunga lettera alla dirigenza di Yahoo, che poi ha postato su Tumblr, lo stesso social network che lei aveva acquisito in Yahoo, la mossa più ambiziosa negli anni in cui è stata CEO.
Sfide all’apparenza insormontabili
«Guardando indietro al tempo passato a Yahoo, abbiamo dovuto affrontare sfide all’apparenza insormontabili – ha scritto Marissa Mayer – ho visto le nostre squadre navigare queste difficoltà e scalare queste montagne in modi che non solo hanno reso Yahoo un’azienda migliore, ma che ci hanno anche resi più forti. In questi cinque anni, abbiamo costruito prodotti che hanno entusiasmato i nostri utenti, abbiamo creato valore sostanziale per gli azionisti e siamo riusciti a rendere Yahoo il miglior posto in assoluto dove lavorare. Dovremmo essere tutti orgogliosi».
L’orgoglio
Anche se la china discendente di Yahoo era evidente, anche se non poteva nemmeno più lontanamente reggere il confronto con i big di Internet come Google o Facebook, Mayer ha deciso di rivendicare una serie di risultati della sua gestione: «Siamo diventati una delle tre aziende con un’audience globale di più un miliardo di utenti mensili. Abbiamo fatto crescere la base di utenti mobile a più di 650 milioni di utenti». Tra i vanti di Marissa Mayer, il miglioramento di Yahoo Mail, che oggi viene fruita prevalentemente da mobile. A ancora, il valore delle azioni, più che triplicato dal luglio 2012. La capitalizzazione cresciuta da 18 miliardi di dollari a 51 miliardi di dollari.
…E il saluto ai founder
Il suo addio si chiude con un ringraziamento speciale per «Filo e Jerry», ovvero David Filo e Jerry Yang, i due fondatori di Yahoo. «Il sogno proibito di ogni imprenditore è di cambiare il mondo con le proprie idee, e voi ci siete riusciti. La vostra tenacia ha aiutato a creare una delle aziende più speciali di ogni tempo, in grado di dare lavoro a 175mila persone, generare 77 miliardi di dollari di profitti, e di informare, connettere e intrattenere una vasta porzione dell’umanità . Ci avete ispirato tutti con i vostri valori, il vostro ingegno e la vostra passione e io sarò sempre la vostra più grande fan». Marissa Mayer poi esce di esce con uno smiley e un grido: Yaho-o-oo!
Ora tocca a Verizon
La palla ora è a Verizon. «La chiusura di questa transazione rappresenta un passo decisivo nel passare a quella scala globale che è decisiva per la nostra azienda – ha spiegato Marni Walden, presidente Media and Telematics di Verizon – gli asset di Verizon e di Oath, dalla realtà virtuale all’intelligenza artificiale, dal 5G all’Internet delle cose, creeranno nuovi ed eccitanti modi di accattivare il pubblico in giro per il mondo». Tutte sfide che da tempo, Yahoo non era più un grado di raccogliere. Il primo passò però sarà un altro: tagliare ancora, il 15% dello staff di Yahoo e AOL.