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Il 5 novembre Riccarda Zezza presenterà MaaM a Londra nella cornice di iStarter. In questa intervista la CEO di Life Based Value ci racconta come è cresciuta la startup in questo ultimo anno, con qualche consiglio per affrontare la prova degli investitori
“Quando si parla di leadership le donne non dovrebbero imitare gli uomini ma imporre la propria autorevolezza in modo diverso”. Questo è uno dei messaggi che ci lascia Riccarda Zezza, CEO di Life Based Value srl la startup nata nel 2015 e da cui è scaturito il progetto MaaM, Maternity as a Master. “Noi donne siamo leader generative, e di questo c’è sempre più bisogno”.
Obiettivo del Master, è aiutare a far comprendere ai neo genitori (non solo le mamme ma anche i papà) che la nascita di un figlio non è un ostacolo alla propria vita professionale ma anzi uno stimolo che consente di aprirsi ed apprendere alcune skill utilissime anche sul piano professionale. Con il programma di MaaM, composto da 24 moduli della durata di 20 minuti ciascuno, ed accessibile da smartphone, tablet e PC, si apprende come trasformare quanto sviluppato nel rapporto genitoriale in soft skills utili nel lavoro. Il Master sviluppa competenze relazionali, come l’empatia, l’ascolto, il team working, la creazione di alleanze; competenze organizzative, la creatività.
Proprio per questo anche uno startupper non deve sentirsi in colpa perchè con la nascita di un figlio non può più lavorare al progetto 24 ore al giorno. “Io per esempio – ci racconta Zezza – tutti i giorni dedico del tempo ai miei figli, sono a casa per le 18 e sto con loro. Per me è un modo di ricaricarmi e per tornare al lavoro piena di energie”.
Il progetto MaaM sta crescendo sempre di più. Dopo aver concluso con successo una campagna di Crowdfunding con Mamacrowd, ora si prepara a presentarsi al pubblico internazionale di Londra durante l’evento organizzato da iStarter il 5 novembre. “Ci presentiamo come scaleup, in questi anni siamo cresciuti e ora il nostro obiettivo conivolgere sempre più genitori anche andando sui mercati stranieri. iStarter è il primo passo, siamo molto curiosi di vedere come andrà”.
L’intervista