Con il founder Giuseppe Dell’Acqua Brunone abbiamo parlato di servizi, trasparenza e di sviluppo dell’idea imprenditoriale. In arrivo anche la campagna di equity crowdfunding su MuumLab
Si migliora il layout, si abbellisce il font, si modifica la formattazione ma, nelle bollette da pagare, il problema è quasi sempre lo stesso: capire tutte le voci e come si è arrivati al consumo finale e al costo da pagare. Giuseppe Dell’Acqua Brunone, salernitano e poco più che trentenne, dopo diverse esperienze professionali in alcune aziende del settore energia e di fronte all’insofferenza comune verso le bollette da interpretare, decide di mettere in atto una piccola rivoluzione creando, nel 2016, la startup Stantup: una società che vende sul libero mercato l’energia ricaricabile Revoluce, garantendo un prezzo tutto incluso che deriva semplicemente dal costo di 1 kWh moltiplicato per il consumo effettivo. Nessun costo fisso e soprattutto nessuna bolletta: l’energia diventa semplice e ricaricabile. Tutto è gestito online, nell’area utente, a cui accede il “revolucionario” per monitorare il suo conto energia e ricaricare il credito quando sta per terminare, proprio come una ricarica al cellulare. Il progetto, in un anno, è cresciuto molto e vuole continuare a crescere: il team si è consolidato e oltre a Giuseppe e a suo fratello Alessio (che si occupa della parte amministrativa e di fatturazione), ci sono Emiliano Siano (che cura gli aspetti software e di user experience) e Mario Turco (che definisce le strategie di marketing e comunicazione).Sono stati acquisiti oltre mille clienti e la pagina Facebook ha più di 6 mila follower. Nei prossimi giorni partirà una campagna di equity crowdfunding sulla piattaforma MuumLab con l’obiettivo di 50 mila euro, finalizzati al miglioramento dell’area utente, anche attraverso lo sviluppo di un app per smartphone. Giuseppe Dell’Acqua Brunone, founder di Revoluce, descrive a StartupItalia! come si diventa “revolucionari” e quali saranno i prossimi passi per diventare ancora più grandi.
Qual è il punto di forza di Revoluce rispetto ai competitor?
«Per vedere l’energia come un servizio e non come una tassa, bisogna rendere semplici e trasparenti i consumi ed è quello che Revoluce fa: il totale da pagare deriva dal prezzo tutto incluso di 1 kWh (attualmente di 19 centesimi) per il consumo reale di energia, senza nessun costo fisso. Il cliente può monitorare in qualsiasi momento la spesa, accedendo alla sua area personale sul portale e gestendo i pagamenti attraverso un conto ricaricabile, collegato ai maggiori circuiti di trasferimento di denaro on line, e scegliendo anche se dilazionarli. La spesa finale sarà sempre basata sul consumo reale, che ci comunica il distributore, e non sul dato stimato: i nostri clienti si liberano non solo della bolletta ma anche dei conguagli, perché finché il distributore non ci dà comunicazione del dato reale, non pagheranno nulla».
Come si diventa clienti?
«Andando sulla home page di Revoluce, è possibile ricorrere ad un simulatore di spesa molto semplice, in cui vanno inseriti la potenza del contatore (da 3 kW a 15 kW) e i kWh consumati in media: a seconda del risultato finale e della possibile convenienza, si potrà decidere se diventare o meno clienti Revoluce. In caso positivo, basterà compilare un form on line con il proprio codice POD, che identifica la propria utenza (presente sulla prima pagina della bolletta), la potenza del contatore e i dati anagrafici. Dopo l’adesione del cliente, tutti gli altri passaggi saranno curati da Revoluce e, dopo massimo 90 giorni e senza alcuna penale da pagare, l’utenza sarà attiva».
Quali sono i numeri raccolti fino ad ora, anche sui social, che lasciano intendere che state facendo bene?
«Abbiamo oltre 1000 clienti, con una media di 5 “revolucionari” al giorno, un numero che, per una piccola startup che un anno fa lanciava una sfida in un settore così competitivo, rappresenta un importante primo traguardo. Sono localizzati in tutta Italia, con una leggera concentrazione in Sicilia, Sardegna e Calabria. Sono stati erogati 70 mila kWh di bonus, equivalenti a quasi 1 mese di energia, grazie a delle promozioni, e fatte 2 mila ricariche sui conti on line. La nostra pagina Facebook, che è uno dei canali principali di promozione, ha quasi 6 mila e 500 follower e un tasso di engagement molto alto con oltre 3 mila commenti, 7 milioni di visualizzazioni e più di 230 recensioni con voto 4.8 su 5».
Perché avete deciso di lanciare una campagna di equity crowdfunding su MuumLab?
«Perché vogliamo diventare ancora più grandi e coinvolgere maggiormente tutti i “revolucionari”: potranno acquistare una quota della società, con un contributo che parte da 250 euro, e investire nelle quote aziendali fino al 4% del valore attuale della startup (stimato in 50 mila euro). La campagna durerà circa un mese e i fondi raccolti saranno principalmente destinati al miglioramento dell’area utente “myRevoluce”, attraverso lo sviluppo di un’app per dispositivi mobile su piattaforma iOS e Android (attualmente la versione disponibile è solo sul web e ottimizzata per mobile) e un’ulteriore semplificazione a vantaggio della user experience. Abbiamo in cantiere anche altri progetti, come la sezione Shop sul sito, che vorremmo ampliare con altri prodotti e gadget. Attualmente è possibile acquistare il contatore intelligente “ControCorrente”, che monitora in real time i consumi (a prescindere dall’essere o meno un cliente Revoluce) e una t-shirt personalizzata con il nostro motto:”Basta la bolletta sempre”».