Storia di Graham Smith Bernal, imprenditore inglese e una vita dedicata all’innovazione, anche se in un settore complicato come quello legale. Chi è e cosa fa fatto. Ma soprattutto perché ora è in Umbria
A 16 anni lascia la scuola. Allora Graham Smith Bernal, imprenditore inglese, frequenta un corso dove impara l’arte della stenografia. A 24 anni la sua prima azienda che poi vende per 2 milioni di sterline. Con i soldi crea la sua prima azienda LiveNote, secondo tentativo, seconda exit: 770 milioni, questa volta. Oggi a 57 anni si rimette in gioco con un’altra startup. Ecco la storia dell’uomo che ha portato l’hitech nelle aule dei tribunali.
A 24 anni perde il lavoro e si mette in proprio
«Appena ho terminato il corso ho pensato che l’ambito in cui avrei trovato facilmente lavoro come stenografo nei tribunali» racconta a Business Insider Graham Smith Bernal che a 18 anni fa compie una scelta che gli avrebbe cambiato la vita. Il padre ha un’agenzia di PR, avrebbe potuto benissimo trovare un’occupazione in azienda. E invece decide di fare altro e inizia una brillante carriera di stenografo per giudici e avvocati presso un’agenzia.
Poi le cose precipitano, l’azienda chiude i battenti e Graham si trova a 24 anni senza lo straccio di un lavoro: «Dopo il licenziamento ho capito che era arrivato il momento di mettermi in proprio» racconta. Graham mette insieme un centinaio di colleghi, stenografi con esperienze in aule di tribunali come lui. Fonda un’agenzia la Smith-Bernal. Sono anni di duro lavoro, ma ben ripagati. In pochi anni la sua agenzia diventa la più importante in UK, si fa conoscere in America e i suoi court reporter (il termine inglese corrispondente per stenografo da tribunale) sbarcano in America dove la richiesta il mercato è tanta.
Intanto la tecnologia inizia a fare i suoi primi timidi ingressi nelle aule dei tribunali. Viene usata, per esempio, per aiutare le persone affette da sordità a leggere lo svolgersi del processo su uno schermo: «Ho capito che eravamo solo agli inizi,che le possibilità erano infinite» spiega Graham che intanto fa un affare e vende la sua agenzia per 2 milioni di sterline.
La disruption nella legge
«L’ultimo baluardo di resistenza alla tecnologia è l’ambito legale. Rivoluzionarlo non è stato difficile in fondo. Mi è bastato portare la prima persona a bordo. Il problema semmai è stato farla salire» spiega Graham che dopo la prima exit decide di dedicare la sua attività alla creazione di software per facilitare le attività dei tribunali. È così che prende vita LiveNote. Gli avvocati devono aspettare fino a sera per ricevere le trascrizioni dei processi. Con il programma tutta l’attività di trascrizione è digitalizzata: «Così gli avvocati risparmiavano tempo. E se offri al cliente tempo in più, inizierà ad amarti» .
LiveNote non fa solo quello. Dà la possibilità a giudici e avvocati di aggiungere note e visualizzarle in tempo reale. Nel tempo il servizio si integra con le riprese video, mentre la piattaforma diventa sempre più collaborativa, consentendo ad avvocati in diversi Paesi di lavorare su uno stesso caso.
Iniziano a utilizzarlo tutti e la tecnologia è usata in alcuni dei processi come nel caso Hillsborough, la strage del 1989 durante la semifinale di FA Cup nella quale morirono 96 persone, la più grande tragedia dello sport inglese. Anche qui altra exit. Nel 2007 vende a Thomson Reuters, valore dell’affare: 770 milioni di sterline.
Si ritira in Umbria e poi torna il demone dell’impresa
Con un patrimonio di più di 80 miloni di sterline, decide di mollare tutto e andarsene in pensione. Sceglie l’Umbria come meta per godersi il meritato riposo. Ma nel 2008 rinasce in lui il “demone” dell’impresa e decide di ripartire daccapo. Oggi Graham è il Ceo di Opus II International, azienda che sviluppa nuovi software sempre dedicati all’ambito legale: 50 dipendenti a Londra, 75 nel resto del mondo. Un utile di 10 milioni di sterline lo scorso anno. Opus, offre tanti servizi come la possibilità di digitalizzare una marea di documenti legali e renderli disponibili via cloud e ritrovarli con una ricerca su un motore di ricerca che funziona come Google. Mentre sono al via i primi esperimenti per creare lo stenografo virtuale:
«Stiamo lavorando sull’intelligenza artificiale nel campo del riconoscimento vocale. Insegneremo a un pc a riconoscere le voci e di trascriverle in un modo più efficiente rispetto al lavoro classico di uno stenografo» svela Graham a Business Insider.
«Mettete i tasselli a posto, ma non programmate tutto»
A Business Insider Graham offre un consiglio ai giovani imprenditori nel tech: «Preparate ogni aspetto, ogni dettaglio. Mettete a posto i tasselli. Ma non correte il rischio di restare intrappolati nell’edificio che voi stessi avete creato. Business è sinonimo di flessibilità. Per questo create una struttura capace di essere solida e allo stesso tempo in costante movimento».