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L’ecosistema startup europeo è in crescita. Più investimenti, più aziende e più città interessate. Ma cosa stiamo facendo e cosa dobbiamo ancora fare per accelerare la crescita?
L’Europa delle startup può farcela? E come? Se ne è parlato diffusamente ieri, durante lo Startupitalia! Open Summit in una serie di incontri e workshop – dal titolo European Valley – moderati dal giornalista de Il Sole 24 Ore, Guido Romeo.
Presto infatti si parlerà proprio di European Valley e non più di Silicon Valley come capitale dell’innovazione mondiale. Questo almeno secondo lo State of European Tech Report di Atomico che registra investimenti in aumento per le startup europee. Inoltre, nuove aziende altamente tecnologiche stanno nascendo sempre più spesso nel vecchio continente, con nuove città come Zurigo, Lisbona e Copenhagen che vedono accelerare il loro sviluppo.
Secondo il report però, i capitali non sono ancora paragonabili alle rivali statunitensi. Cosa serve ora?
Il momento è questo
Per Carlo Mango, Consigliere Delegato di Cariplo Factory, «l’occasione è ora, bisogna fare quel passo in più verso la crescita». Non a caso, già da tempo Fondazione Cariplo (in collaborazione con Microsoft) mira a promuovere l’innovazione e l’eccellenza italiana con growITup: un acronimo ma anche un principio guida. Per crescere però, occorrono investimenti. Ecco perché Cariplo Factory ha destinato 100 milioni di euro nei prossimi anni alle startup e, come annunciato dallo stesso Mango, avrebbe intenzione di raddoppiare nei prossimi mesi il fondo.
Anche Oracle – che è particolarmente centrata sui servizi Cloud – ha illustrato, per bocca del suo Cloud Platform Sales Leader Fabio Luinetti, il suo Startup Cloud Accelerator, un programma internazionale per mettere a disposizione delle risorse (finanziarie, mentoring, prodotti) per startup innovative.