Il motore della solidarietà parte dal basso con le iniziative di singoli cittadini e progetti promossi con il crowdfunding. Per contribuire basta poco
Dalle macerie del sisma che ha severamente colpito 140 comuni nelle regioni di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria tra l’agosto e l’ottobre del 2016 sono nate diverse iniziative a sostegno delle attività produttive, sociali e culturali in difficoltà tra cui l’ecommerce “Daje Marche” e i progetti finanziati attraverso le piattaforme di crowdfunding Eppela e Produzionidalbasso di Banca Etica. Aiuti concreti verso le popolazioni che attendono la fine dell’emergenza.
Daje Marche: l’ecommerce che porta fuori dalle zone rosse i prodotti stipati nei magazzini
Il progetto “Daje Marche” nasce il 3 novembre 2016 nel comune terremotato di Tolentino – in provincia di Macerata – durante una riunione in cui partecipano i titolari delle aziende e delle attività commerciali della zona, preoccupati dall’eccedenza dell’invenduto sulla merce già acquistata. Il trentenne architetto Pierluigi Fabi e e Paolo Isabettini – fondatore del Creaticity Fablab Tolentino – propongono la creazione di un sito di ecommerce per portare fuori dalle zone rosse i prodotti stipati nei magazzini e il 10 novembre – grazie al lavoro di 130 volontari tra fotografi, social manager, programmatori e grafici reclutati con un post su Facebook condiviso 500 volte in dodici ore – dajemarche.it fa il suo debutto con 100 prodotti provenienti da 30 attività diverse e con 10.000 euro di ordini “sulla fiducia”.
Nei primi nove mesi di attività, “Daje Marche” è riuscita a rimettere in circolo nell’economia locale 340.000 euro – 300.000 solo nel primo mese in concomitanza con le feste natalizie – confezionando 13.000 scatole per soddisfare le richieste di 2.000 clienti in tutta Italia. Su Facebook il numero di sostenitori della pagina ha abbondantemente superato la quota di 24.000 mentre il picco massimo degli utenti connessi simultaneamente è stato di 170.000. Essendo un’associazione no profit, i costi di gestione vengono coperti grazie alle donazioni raccolte attraverso l’apposito form sul sito e a quelle libere provenienti dai rivenditori. Le risorse raccolte fino ad oggi permetteranno a “Daje Marche” di poter pagare l’affitto del proprio “Quartier generale” – uno stabile di 40 mq tra i pochi rimasti agibili a Tolentino – per i prossimi due anni.
La solidarietà viene dal crowfunding: Eppela
La solidarietà verso le popolazioni terremotate ha trovato spazio anche sulle piattaforme di crowdfunding. Quattro sono i progetti fino ad oggi finanziati su Eppela: “Un aiuto subito”, raccolta fondi organizzata dal comitato di Lucca della Croce Rossa Italiana immediatamente dopo l’evento sismico del 24 agosto con 10.681 euro donati da 225 sostenitori; “Un teatro per Amatrice”, progetto promosso dagli artisti del Jazz Italiano per la ricostruzione dello storico Cinema – Teatro “Giuseppe Garibaldi” che ha ricevuto donazioni per un totale di 49.715 euro da 50 sostenitori; “Youtubers Sos Terremoto”, un’altra raccolta di fondi lanciata dallo youtuber Cicciogamer89 (alias Mirko Alessandrini) e dalla redazione di Tom’s Hardware che ha raggiunto la quota di 10.860 euro – consegnati al comune di Accumoli – e la partecipazione di 819 sostenitori; “Secondo quadrimestre”, un crowdfunding per far ripartire la scuola di Fiastra, comune dell’entroterra maceratese, che ha raccolto 32.253 euro da 213 sostenitori. La somma totale dei crowdfunding fino ad oggi finanziati è di 103.509 euro.
I comuni per i comuni
In occasione del primo anniversario del terremoto, l’Anci ha promosso su Eppela il crowdfunding “I Comuni per i Comuni”. Fino al 31 ottobre, i comuni del cratere potranno caricare sulla piattaforma i loro progetti di ricostruzione che verranno successivamente valutati da Eppela e dalla stessa Anci secondo i criteri di rilevanza dell’iniziativa sul territorio, il coinvolgimento di un numero alto di cittadini, il valore culturale dell’iniziativa, la fruibilità delle persone con disabilità, la sostenibilità economica dell’intervento e la sua ricaduta nella zona d’interesse del progetto. Dal 15 novembre e per i 90 giorni successivi i progetti approvati saranno online e chiunque potrà contribuire con donazioni di qualsiasi entità. Quelli che raggiungeranno la soglia del 50% otterranno il cofinanziamento dell’Anci proveniente da un suo fondo proprio di 700.000 euro. Il massimale erogato è di 50.000 euro per il ripristino di infrastrutture e 150.000 per l’acquisto di beni durevoli. Nessun costo di gestione verrà trattenuto da Eppela e ogni singolo euro verrà devoluto per la ricostruzione.
Le iniziative di Produzionidalbasso
Sono già una decina i crowdfunding che sono stati finanziati sulla piattaforma Produzionidalbasso di Banca Etica per un totale che si aggira intorno ai 120.000 euro. Tra questi la ricostruzione del forno “L’albero del pane” di Visso, in provincia di Macerata (5.350 euro, 137 sostenitori); il Bibliobus promosso dall’Arci Nazionale (3.441 euro, 32 sostenitori); la ricostruzione del fienile della fattoria biologica di Amandola, in provincia di Fermo (13.232 euro, 233 sostenitori) e quella delle sedi della Cooperativa Rinascita ’78 di Illica, frazione di Accumoli (15.000 euro, 169 sostenitori).
Attualmente i crowdfunding ancora aperti sono tre: “La buona strada – Ripartiamo dal cibo” di Slow Food Italia per l’acquisto di un furgone attrezzato per la vendita dei prodotti tipici dei territori colpiti dal sisma, un caseificio mobile, la realizzazione di un “Mercato della terra” e di un negozio mobile a Comunanza, nelle Marche; “Amo le terre scosse”, ovvero un portale per mappare tutti i comuni del cratere e valorizzare le loro bellezze per favorire la rinascita del settore turistico ; l’acquisto di porte e finestre per 4 case mobili che verranno utilizzate da quattro famiglie rimaste escluse dall’assegnazione delle SAE (Soluzioni Abitative d’Emergenza).
Grazie al crowdfunding su Produzionidalbasso è stato possibile anche realizzare il sito “Ricostruzione trasparente” (17.268 euro, 211 sostenitori), che ha l’obiettivo di monitorare il flusso di denaro impiegato nella ricostruzione favorendo la trasparenza e la fruibilità dei dati, oltre promuovere la partecipazione attiva dei cittadini attraverso un confronto con le pubbliche amministrazioni nazionali e locali.