Intervistata da David Casalini, cofounder di StartupItalia e consigliere del ministro per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione, Alessandra Todde, sottosegretario di Stato al MISE, ha messo a fuoco i punti principali per il futuro della digitalizzazione in Italia
Sono tre i punti chiave identificati da Alessandra Todde, sottosegretario di Stato al Ministero per lo Sviluppo Economico, in grado di garantire un futuro davvero essere smart all’Italia. “È innanzitutto necessario investire in infrastrutture, in primo luogo quelle relative al 5G. Senza infrastrutture digitali il gap si allarga, sia per i lavoratori sia per i ragazzi alle prese con la didattica a distanza”.
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Altro servizio fondamentale sono le piattaforme condivise, ha sottolineato Todde, nell’intervento a SIOS20 con David Casalini, cofounder di StartupItalia e consigliere del ministro per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione. Infine, terzo tema centrale per operare nel segno della digitalizzazione, è garantire l’informazione degli amministratori e dei cittadini.
Infrastrutture, piattaforme condivise e informazione
Sono le infrastrutture digitali, specialmente quelle legate alla fibra e al 5G, la prima condizione necessaria, affinché il nostro Paese possa svoltare verso un new normal all’insegna del digitale. Lo ha affermato Alessandra Todde durante il suo intervento allo StartupItalia Open Summit 2020.
Alessandra Todde e David Casalini a SIOS20
Un secondo aspetto essenziale per favorire la digitalizzazione sta nell’utilizzo di piattaforme comuni. “Anche per quanto riguarda i servizi che le città erogano, c’è sempre più bisogno di standard e piattaforme condivisi. Non si può chiedere a un cittadino di scaricare troppe app diverse: è necessario arrivare a un’uniformità ”. Per realizzare questo scopo, il MISE ha lanciato un programma specifico, il cosiddetto SmarTv Italy. “L’obiettivo è aiutare le città che stanno sperimentando l’uso del 5G a essere pionieri e usufruire di una piattaforma comune. In grado di offrire, ad esempio, condivisione di dati e interoperabilità ”, ha detto Todde.
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Altra tematica importante, ha osservato il sottosegretario di Stato al MISE, risiede nell’informazione agli amministratori e ai cittadini. “Molto spesso capita che gli amministratori e le persone non sappiano cosa chiedere, sono ancorati a concetti di traffico, di lavoro, di fruizione di beni culturali o relativi all’ambiente, legati al passato. Senza sapere cosa la tecnologia può offrire loro”.