Il progetto propone video, fotografie, approfondimenti che raccontano la cultura italiana in un momento di creatività straordinaria
La storia scandita dalla moda è in mostra virtualmente grazie al MAXXI di Roma. Il progetto di Google “We wear culture”, disponibile sulla piattaforma Google Arts & Culture, vede la collaborazione di oltre 180 istituzioni culturali di fama mondiale, da New York a Londra, da Parigi a Tokyo, da San Paolo a Firenze e Roma. Grazie alle innovazioni tecnologiche, con esposizioni e storie online, esperienze di realtà virtuale relative a pezzi iconici e immagini in ultra-alta risoluzione, chiamate “gigapixel”, possiamo osservare gli stili delle varie epoche.
“Esposti” nomi importantissimi del mondo della moda come Coco Chanel, Christian Dior, Yves Saint Laurent, Manolo Blahnik, Gianni Versace, Oscar de la Renta, Vivienne Westwood. Ma non solo: fotografi come Helmut Newton e Irving Penn, e per finire dive senza tempo come Marilyn Monroe e Audrey Hepburn. L’esposizione digitale ora tocca anche il nostro paese, con l’arrivo al MAXXI di “Bellissima. L’Italia dell’alta moda 1945 – 1968“.
La mostra curata da Maria Luisa Frisa, Anna Mattirolo e Stefano Tonchi propone video, fotografie, approfondimenti che tracciano un ritratto della cultura italiana in un momento di creatività straordinaria. La bellezza e l’eleganza raccontata dal genio di stilisti del calibro di Emilio Schuberth, le sorelle Fontana, Germana Marucelli, Mila Schön, Valentino, Roberto Capucci, Fernanda Gattinoni, Fendi, Renato Balestra, Biki, Irene Galitzine, Emilio Pucci, Fausto Sarli. Un’epoca di glamour dove spiccano creazioni spettacolari per i grandi balli, un’eleganza trattenuta negli abiti da mezza sera, dal grafismo rigoroso del bianco e nero fino all’esplosione cromatica degli anni Sessanta. Le invenzioni per le attrici della Hollywood sul Tevere e le intense collaborazioni fra sarti e artisti.
È possibile ammirare 80 abiti dell’epoca, a cui si accostano bijoux, scarpe, cappelli, borse, una selezione di pezzi unici di Bulgari, le fotografie di Pasquale De Antonis, Federico Garolla, Ugo Mulas e le opere d’arte di maestri del calibro di Carla Accardi, Alberto Burri, Giuseppe Capogrossi, Lucio Fontana. “Il MAXXI è un luogo di incontro di culture e linguaggi diversi. Un museo del XXI secolo non può non considerare l’importanza non solo del pubblico reale ma anche di quello virtuale che fruisce delle offerte culturali online – ha spiegato la Presidente della Fondazione MAXXI Giovanna Melandri -. In questo senso è fondamentale utilizzare tecnologie innovative come la piattaforma Google Arts & Culture, che rappresenta un’ottima occasione per condividere, preservare e promuovere il nostro patrimonio con il mondo. ‘Bellissima. L’Italia dell’alta moda 1945 – 1968‘ è un modo per conoscere le storie di grandi creatori di moda, i dettagli di ogni singolo modello, il sapore di un’epoca che ha creato il mito della moda italiana nel mondo”.