Accade a Londra grazie a una startup, Yoyo, che ha disegnato un’applicazione con un sistema di pagamento collegato che consente a studenti e professori di fare acquisti all’interno di un campus universitario utilizzando il proprio telefonino. Dal lancio a inizio anno sono state effettuate 30mila transazioni al mese.
Guardando alla strategia di diffusione della soluzione non si può non pensare a un precedente importante, e promettente: Facebook. Come Mark Zuckerberg all’epoca, i fondatori di Yoyo –Michael Rolph, Alain Falys e Dave Nicholson – sono partiti da una realtà universitaria per creare una base di utenti attivi. Nello specifico, l’app è stata resa disponibile in 32 caffetterie e bar del campus dell’Imperial College. Il primo esperimento ha coinvolto 20mila persone. L’idea piace ed è in procinto di raccogliere 2,2 milioni di sterline da un gruppo di finanziatori tra cui figurano ex dirigenti di Visa e Paypal.
Come funziona? Oltre al pagamento Yoyo fornisce servizi come piattaforme di marketing per un miglior coinvolgimento dell’utente grazie a strumenti loyalty, couponing, incentivi all’acquisto e offerte targetizzate. La transazione avviene mediante la scansione di un codice a barre, come si vede nell’immagine in testa all’articolo.
Michael Rolph ha evidenziato come sia un’illusione che esistano nel Regno Unito milioni di altre startup in grado di offrire i medesimi servizi. Grazie a una sofisticata geocalizzazione e profilazione di consumatori e esercenti Yoyo fa in modo che tutti questi servizi diventino rilevanti per entrambi proprio al momento dell’acquisto. Permettendo di risparmiare tempo grazie alla riduzione delle code e di creare valore con servizi personalizzati.
Durante la manifestazione Pitch @ Palace volute dal duca di York per premiare iniziative imprenditoriali, Yoyo è stata menzionata fra le startup e le dea più innovative dell’anno nel Regno Unito. I piani futuri sono quelli di espandersi non solo alle altre università ma anche alle aree commerciali di Londra.