Alla faccia di chi dava la Mela per spacciata dopo la morte di Steve Jobs e di chi bacchettava Mark Zuckerberg per lo shopping sfrenato degli ultimi mesi, Apple e Facebook hanno messo a segno un secondo trimestre del 2014 da incorniciare.
Cupertino ha ottenuto ricavi per 45,6 miliardi di dollari, oltre i 43,5 attesi dagli analisti e in crescita rispetto ai 43,6 dello scorso; utili per 10,2 miliardi, rispetto ai 9,5 dello stesso periodo del 2013; e ha venduto la bellezza di 43,7 iPhone. Meno convincenti le prestazioni di iPad, con 16,35 milioni di tavolette vendute rispetto ai 19,48 dello scorso anno. La società diretta da Tim Cook ha inoltre annunciato di aver previsto un aumento di 30 miliardi di dollari nel programma di buy back azionario portandolo a 90 miliardi.
Facebook ha messo a segno ricavi per 2,5 miliardi di dollari, dati in crescita del 72% rispetto all’anno precedente e superiore ai 2,36 miliardi attesi dagli analisti. Volano le entrate pubblicitarie: +89% a 2,27 miliardi. A far sorridere Zuckerberg sono soprattutto le prestazioni su mobile, con entrate derivanti dalle sponsorizzazioni in rialzo del 59%. Quest’ultimo dato è di ottimo auspicio alla vigilia del lancio, anticipato nei giorni scorsi da Re/code e previsto per fine mese, di una piattaforma ad hoc per la pubblicità mobile.