Un ex stabilimento Fiat di Termini Imerese è la location scelta da Italvolt per costruire una gigafactory da 3,5 miliardi di euro
Doveva essere Scaramagno, vicino Ivrea, la città scelta da Italvolt per il suo ambizioso progetto di gigafactory da 3,5 miliardi di euro. Invece la s.p.a di automotive ha preferito Termini Imerese. La società guidata dall’imprenditore svedese Lars Carlstrom vorrebbe costruire l’impianto al posto dell’ex stabilimento Fiat in Sicilia.
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Dopo il Piemonte, la Sicilia
Dopo il tentativo, invano, di aprire lo stabilimento in Piemonte, la s.p.a operativa dal 2021 ha preferito il Sud Italia. La società intende produrre batterie elettriche: un progetto che avrebbe dovuto essere realizzato nell’ex fabbrica Olivetti ad Ivrea ma che non mai è decollato, nonostante l’accordo sottoscritto con Prelios. Poi la scelta del management di spostarlo dal Piemonte in Sicilia, nello stabilimento ex Blutec. «In quell’area –aveva dichiarato Carlstrom – c’è un grande problema che riguarda la connessione alle rete elettrica degli impianti. Dobbiamo assicurarci che il sito possa ospitare le funzionalità di cui abbiamo bisogno, una fabbrica come la nostra consuma una quantità enorme di energia, stimiamo fino all’1% di tutta l’energia elettrica disponibile in Italia, per cui l’infrastruttura deve essere all’altezza. Ma ci troviamo in una situazione in cui la connessione alla rete potrebbe richiedere fino a quattro anni di lavori per essere raggiunta: noi non abbiamo tutto questo tempo».
Lars Carlstrom, Italvolt
I commissari straordinari stanno predisponendo il bando per l’assegnazione dell’area industriale che potrebbe essere pubblicato dopo la convocazione del tavolo, previsto i primi giorni di aprile, e che dovrebbe dare anche il via libera all’accordo di programma per l’area industriale complessa di Termini Imerese. A farsi avanti per prima per l’assegnazione dell’ex Blutec è stato l’imprenditore ucraino Sergey Shapran, che intende realizzare una fabbrica per la produzione di alluminio, investendo nella fase iniziale 50 milioni di capitali propri e assorbendo almeno 300 lavoratori. Nella giornata odierna l’amministratore delegato di Italvolt, Carlstrom, presenterà la sua proposta al sindaco di Termini Imerese, ai consiglieri comunali, ai deputati regionali e politici del comprensorio e ai sindacati.