Sta per terminare l’anno dell’efficienza: il mese più drammatico resta finora gennaio 2023 con quasi 110mila persone mandate a casa dalle Big Tech
Spotify ha annunciato un nuovo round di licenziamenti, che riguarda il 17% dei dipendenti della Big Tech svedese, pari a circa 1500 persone. Come ha ricordato TechCrunch si tratta della terza riorganizzazione aziendale nel 2023: a gennaio la società si era unita a tante altre multinazionali tecnologiche che hanno iniziato a mandare a casa migliaia di lavoratori. Sono stati i primi mesi del cosiddetto anno dell’efficienza (copyright di Mark Zuckerberg, Ceo di Meta). Ad oggi Spotify ha 10mila dipendenti a livello globale. A gennaio ha licenziato 600 dipendenti, a cui se ne sono aggiunti 200 a giugno costretti ad abbandonare le scrivanie. A differenza di quanto accadeva nel primo semestre dell’anno, in questo periodo sono calate le notizie riguardanti licenziamenti nelle Big Tech. Una situazione confermata peraltro dai numeri.
I dati aggiornati giorno per giorno riferiscono che il mese peggiore del 2023 sul fronte licenziamenti è stato gennaio, con quasi 110mila persone mandate a casa da decine di Big Tech nel mondo; a maggio erano oltre 56mila, ma dall’estate in poi il calo è stato più marcato (ogni mese circa 10mila persone); a ottobre si è registrato un sensibile aumento (31mila licenziamenti), con una diminuzione a novembre (16mila). Molte di queste aziende non stanno vivendo un periodo di crisi, come testimoniano i dati in Borsa delle Big Tech. I licenziamenti sono secondo diversi osservatori una conseguenza della campagna di assunzioni di massa avvenuta durante il periodo della pandemia.
I licenziamenti a Spotify derivano anche da una situazione economica più incerta rispetto al passato: inflazione e ridotta crescita hanno spinto l’azienda a tagliare i costi per affrontare le sfide future. Daniel Ek, il Ceo e fondatore di Spotify, ha sottolineato che la società ha assunto più persone nel 2020 e nel 2021 proprio grazie a situazioni macroeconomiche più favorevoli per l’azienda.