Un nuova norma regionale predispone l’emissione di titoli per un valore di 3 miliardi
La Regione Lombardia ricorrerà all’emissione di obbligazioni regionali per un valore complessivo di 3 miliardi di euro. Nella primavera 2020, passata a litigare su covidbond, coronabond ed eurobond ai tavoli europei, l’Italia non è riuscita a strappare che promesse sui titoli di debito comune tra i Ventisette Paesi membri. A inizio maggio la Giunta guidata da Attilio Fontana ha così formalizzato la nascita di una sorta di Lombardiabond, obbligazioni che serviranno unicamente per la ricostruzione e la ripresa economica della Regione più colpita dall’emergenza coronavirus non soltanto per il numero di morti, ma anche per la recessione che ha già chiuso per sempre diverse aziende. Il testo è disponibile nel supplemento 19 del Bollettino Ufficiale, scaricabile sul sito della Regione.
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Lombardia: come ripartire?
Il supplemento citato del Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia cita la legge regionale numero 9, approvata con l’obiettivo di attuare gli interventi economici per la ripresa. «Al fine di fronteggiare l’impatto economico derivante dall’emergenza sanitaria da COVID-19 – recita l’articolo 1 della legge – è autorizzata a sostegno del finanziamento degli investimenti e dello sviluppo infrastrutturale la spesa complessiva di euro 3 miliardi di cui euro 83 milioni nel 2020, euro 2.7 miliardi nel 2021 ed euro 130 milioni nel 2022».
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Il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana
I 3 miliardi saranno chiesti a Cassa Depositi e Prestiti con una durata del mutuo trentennale. Nei primi giorni della Fase 2 la notizia di bond emessi per sostenere la ricostruzione in Lombardia non toglierà di certo le preoccupazioni alla Regione e all’intero paese. La Commissione Europea ha infatti appena pubblicato le proiezioni sul crollo del PIL in tutto il Vecchio continente e per Roma si parla di un -9,5% nel 2020. E intanto Milano e tutte le altre città italiane ancora attendono le misure del fu Decreto Aprile.