Lufthansa chiude Germanwings a causa degli effetti della pandemia
Se i governi non interverranno subito con massicci aiuti, circa 25 milioni di posti di lavoro rischiano di scomparire nel solo settore aereo. La causa naturalmente è da imputare all’epidemia di Coronavirus, ai lock down e al conseguente crollo della domanda di trasporto aereo.
© Air France
Il settore aereo precipita
Lo stima l’Associazione internazionale del trasporto aereo (Iata), che sta monitorando attentamente l’evolversi della crisi nel settore aereo. Iata spiega che la vita di circa 65,5 milioni di persone dipende dal settore dell’aviazione, considerando anche settori come i viaggi e il turismo. Tra questi 2,7 milioni sono posti di lavoro nelle compagnie aeree.
Lufthansa chiuse Germanwings
Che la crisi stia aggredendo ferocemente il settore aereo lo dimostra anche la decisione di Lufthansa di chiudere la filiale Germanwings. Lo ha riferito il gruppo, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa tedesca Dpa. Il motivo infatti è proprio riconducibile allo stop ai voli dovuto al Coronavirus.
La compagnia aerea tedesca ridurrà inoltre la propria flotta di velivoli. La messa a terra della compagnia low cost German Wings rientra in un piano più ampio di riduzione dei costi che include il taglio della capacità di volo in tutto il gruppo. Lufthansa ha dichiarato che ridurrà i voli nei suoi hub di Francoforte e Monaco e taglierà il numero di aerei in servizio per Lufthansa ed Eurowings. “Le operazioni di volo Germanwings saranno interrotte – ha affermato la compagnia aerea nella nota – tutte le opzioni che ne derivano saranno discusse con i rispettivi sindacati”.
© German Wings
Quattro miliardi di persone in quarantena
Del resto, secondo le stime dell’Afp, oltre 4 miliardi di persone in 100 Paesi o territori sono obbligati o invitati a stare in casa per contenere la diffusione del Coronavirus. Si tratta di oltre la metà della popolazione mondiale (il 52%), valutata dall’Onu nel 2020 a 7,79 miliardi di persone.
Le stime dell’Ilo
Il Coronavirus cancellerà il numero di ore lavorate nel mondo del 6,7% nel secondo trimestre del 2020, pari a 195 milioni di lavoratori a tempo pieno. Lo scrive dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (Ilo) in un rapporto pubblicato sul proprio sito. «Il peggioramento della crisi avrà effetti devastanti», si legge.