Quello estivo sarà il primo di quattro bandi previsti a Montecitorio. Tra 250 e 300 i posti disponibili per stipendi da 40 a 300mila euro annui lordi
Il lavoro di consigliere parlamentare non sarà dei più semplici ma è tra i mestieri più ambiti per gli appassionati di politica. A maggior ragione, se si guadagna uno stipendio minimo di 65.000 euro lordi annui per arrivare sino a 146.000 dopo dieci anni di servizio e 360.000 dopo quarant’anni.
A luglio, tutti coloro che saranno in possesso dei requisiti fissati nel bando di concorso indetto dalla Camera potranno giocarsi la possibilità di diventare consigliere al Parlamento Italiano.
![Professione: consigliere parlamentare. A luglio il “concorsone” alla Camera AULA gif w485 h](https://cdn.startupitalia.eu/wp-content/uploads/sites/19/2019/05/AULA_gif_w485_h.gif)
Il “concorsone”
Quello dell’estate ventura è il primo di quattro bandi di concorso indetti dalla Camera per l’assunzione di un numero variabile (ancora da definire) tra 250 e 300 dipendenti, che si affiancheranno agli attuali 1.063, divisi in cinque livelli funzionali e retributivi. I tre bandi successivi a quello di luglio si svolgeranno, invece, nel 2020.
Tra i requisiti richiesti in questo primo bando per consiglieri parlamentari ci sono la laurea quinquennale ed il superamento di due prove scritte e due orali. La prima prevede un test a risposta multipla (corretto automaticamente) su materie quali: diritto costituzionale, amministrativo e civile; diritto e procedura parlamentare; diritto dell’Unione europea e politica economica. La seconda prova scritta verterà, invece, sulla storia d’Italia dal 1848 a oggi e, in maniera specifica, su diritto costituzionale, parlamentare, amministrativo e civile.
L’orale consisterà, infine, in un colloquio su tutte le materie dello scritto e un esame in cui il candidato dovrà dimostrare la conoscenza di una lingua straniera a scelta tra inglese, francese, tedesco e spagnolo. Alla prova saranno ammessi soltanto coloro che godranno dei diritti politici e che saranno fisicamente idonei all’impiego (sarà la stessa Amministrazione a disporre gli accertamenti sanitari necessari), secondo quanto stabilito all’art.52 del Regolamento dei Servizi e del Personale della Camera.
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Attualmente i consiglieri parlamentari sono 127 e svolgono funzioni di organizzazione e direzione amministrativa, di revisione e controllo delle procedure contabili, di certificazione, di consulenza procedurale, di studio e di ricerca, di assistenza giuridico-legale, di organizzazione e direzione delle attività connesse alle relazioni istituzionali con enti nazionali ed internazionali.
Lo stipendio che guadagneranno questi giovani candidati varierà da 65.000 euro l’anno lordi, all’entrata in servizio, fino a 146.000 dopo dieci anni di servizio e 360.000 dopo quarant’anni.
Una retribuzione che fa gola un po’ a tutti, non solo agli appassionati di politica, soprattutto di questi tempi fatti di instabilità e precariato. A definire esattamente il salario individuale ci penserà, comunque, l’Ufficio di Presidenza dopo un confronto, aperto già dal presidente Fico, con i sindacati.
I compensi attuali, già ridotti rispetto agli anni precedenti dall’ex presidente della Camera, Laura Boldrini, dovrebbero tornare a diminuire.