L’obiettivo è dare vita a un ecosistema che metta a confronto formazione, innovazione e imprenditoria per generare nuove opportunità di crescita e favorire uno scambio continuo di know-how, contribuendo a colmare il gap città-periferia e rendere il territorio un polo di riferimento per l’innovazione
Proprio nei giorni in cui noi di StartupItalia abbiamo lanciato una survey, rivolta a tutti i lettori, che mira ad indagare in che modo – in questo tempo segnato da una battaglia continua dell’attenzione combattuta sugli schermi miniaturizzati degli smartphone – ci si forma e in fondo ci si migliora, a Bologna ha appena preso vita un nuovo polo innovativo dedicato alla formazione e all’edtech. Il nome, BOOM, è tutto un programma. La mission del progetto di CRIF, azienda specializzata in sistemi di informazioni creditizie, business information e soluzioni per il business e l’open banking, è, infatti, quella di creare un ecosistema disruptive attorno al mondo della formazione che coinvolge istituti scolastici, imprenditori, startupper, executive e corporate. Lo fa partendo dalla sua città natale: Bologna, dove punta a diventare un punto di riferimento per l’intera Emilia Romagna.
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Cosa troviamo in BOOM?
“Abbiamo sviluppato quattro aree in parallelo – spiega a StartupItalia Valeria Racemoli, Open Innovation Engagement & Research di CRIF – Un’area dedicata all’education, in partnership con Fondazione Golinelli, che si rivolge a tutte le scuole e nasce per supportare la crescita dei giovani negli ambiti delle STEM con hackathon e progetti per studenti e insegnanti sui temi della formazione e delle nuove tecnologie. La seconda area è destinata all’e-learning e si rivolge a professionisti, aziende e giovani in cerca di lavoro, ideata per approfondire, attraverso percorsi ibridi, competenze innovative legate al data science, all’open innovation e open business, alla digital transformation, al digital payments, digital marketing, internet of things, sostenibilità ed ESG; un’area innovation, sviluppata in due percorsi, uno per grandi aziende e investitori e uno per startup e giovani imprenditori e imprenditrici, con il fine di creare un ecosistema di condivisione di know-how ed expertise. Infine, uno spazio di learning e innovation projects che propone al pubblico esperienze di realtà aumentata e virtuale alla scoperta di tematiche come la finanza sostenibile, l’imprenditorialità, la sostenibilità e la digitalizzazione“. Un’area che nasce come spazio phygital e prevede la possibilità di partecipare a programmi interamente da remoto ma anche di avvalersi degli spazi di open space e delle aree riservate disponibili al suo interno.
Le attività in programma
Tra i programmi proposti c’è anche Boom Education, che prenderà il via con tre progetti online: EntreTeaching, dal 1° aprile, che sarà dedicato a insegnanti, educatori e trainers, sulle metodologie dell’educazione all’imprenditorialità; in estate, per studenti delle scuole secondarie di II grado si prevede un percorso sui temi dell’NLP (Natural Language Processing) e dell’Artificial Intelligence applicata alla comprensione del linguaggio scritto e parlato e, infine, per studenti del terzo e quarto anno di scuola secondaria è in programma il Campus di imprenditorialità: un’esperienza immersiva di action learning per lo sviluppo di abilità lavorative trasversali. Fondazione Golinelli e CRIF lanciano anche I-Tech Innovation program 2022, la seconda edizione di una call dedicata a start-up dei settori Life Science&Digital Health, Fintech&Insurtech e Agritech&FoodTech, a cui si aggiungono quest’anno le due verticali sperimentali Social Impact e Industry 4.0, Big Data processing-HCP & Applied Artificial Intelligence. Inoltre, la creazione di Startup Community , un programma di workshop ed eventi di formazione a supporto delle startup del network di G-Factor (Fondazione Golinelli) e CRIF faciliterà le giovani realtà imprenditoriali nel loro percorso di crescita e di evoluzione del modello di business. “Dentro BOOM le startup agiranno in una duplice veste: come coloro che offrono soluzioni innovative sui temi della formazione e dell’e-learning ma anche in qualità di allieve, con la possibilità di partecipare e percorsi di formazione, workshop e attività di mentoring che supportino la creazione e la crescita delle aziende. Come CRIF stiamo cercando un contatto sempre maggiore con startup e scaleup, sia verso coloro che già sono consolidate sul mercato ma anche nei confronti di realtà giovani e giovanissime”.
Come nasce BOOM
BOOM nasce sui resti di un vecchio fabbricato completamente ristrutturato, in provincia di Bologna, con l’intento di creare un ecosistema che metta a confronto formazione, innovazione e imprenditoria per generare nuove opportunità di crescita e favorire uno scambio continuo di know-how, contribuendo a colmare il gap città-periferia e rendere il territorio un polo di riferimento per l’innovazione. L’edificio, realizzato da CRIF con un investimento complessivo di circa 11 milioni di euro, è anche in grado di produrre energia da fonti rinnovabili grazie ai pannelli fotovoltaici di cui è provvisto. “Il progetto BOOM permette di lavorare sulla formazione e sulla qualificazione delle risorse umane in sintonia con le necessità del mercato – ha affermato Marco Panieri, sindaco di Imola, durante l’inaugurazione – Ricordo l’accordo fatto con il Comune di Bologna sulla cybersecurity per portare nella nostra zona corsi ITS specializzati e professionalizzanti su ambiti nei quali c’è grande richiesta. Questa è una delle urgenze più importanti legate al mercato del lavoro e oggi, grazie a BOOM, c’è un supporto in più”. Oltre alla partnership con Fondazione Golinelli, il progetto metterà in rete realtà locali attive in diversi settori e operatori della formazione e della consulenza, contribuendo alla crescita delle competenze dei propri team e dei giovani che si inseriscono nel mondo del lavoro oltre allo sviluppo di nuove opportunità per il territorio. A tale scopo, BOOM ha nominato un proprio comitato scientifico con l’obiettivo di generare nuove opportunità e avviare iniziative di formazione e progetti di innovazione. Tra coloro che fanno parte del comitato ci sono: Aeroporto Bologna, Aretè, Banca Popolare di Sondrio, BKN301, BPER, Camst Group, Crédit Agricole, Fitstic, Hera GROUP, IFAB, Marchesini Group, Montenegro, Nomisma, Sara Assicurazioni, TIM, UNIPOL e VEM.
Non solo e-learning
“I temi della formazione e dell’educazione sono centrali in BOOM, la parte di innovation arricchisce e aiuta le aziende a costruire percorsi verticali con la collaborazione di startup innovative. Tramite l’accelerazione, trovare i partner del futuro è l’obiettivo per sostenere lo sviluppo dell’ecosistema. In BOOM sono ambiti dai quali siamo partiti per disegnare una serie di membership come elementi centrali nella crescita e nei trend di innovazione sui quali ha più senso puntare. BOOM non si ferma, però, su questi verticali ma anche sui temi della sostenibilità e guarda all’innovazione a 360 gradi”, spiega Valeria Racemoli.
“Quello che vuole fare è aiutare a sostenere la crescita del territorio con la nascita di nuove imprese anche con la creazione di posti di lavoro e la nascita di nuove startup. Per noi la formazione è il focus, con l’obiettivo di sostenerla costantemente perché la preparazione dei giovani sul futuro oggi viaggia a una velocità esponenziale – conclude – Per questo è importante integrare e lavorare a stretto contatto con le scuole, al fine di aiutarle ad avere un’offerta integrata su tematiche di innovazione con lo sviluppo delle nuove tecnologie. CRIF nasce a Bologna nell’88 e conserva un radicamento con il territorio nella regione Emilia Romagna con l’obiettivo di proseguire su questa strada attraverso un progetto che vuole restituire al territorio conoscenza, competenze ed esperienze. La mission è quella di far crescere la sede con una visione globale sui progetti di open innovation e sul lavoro delle startup”.