Tim, Vodafone e Wind Tre hanno risposto all’appello dei ministero e deciso di escludere l’uso delle piattaforme per la dad dal consumo di dati: ecco tutto quello che c’è da sapere
Un po’ come durante la prima ondata e il lockdown di marzo, aprile e maggio – quando l’elargizione dei GB fu in realtà piuttosto generalizzata – gli operatori telefonici tornano in campo. Rispondono cioè all’invito del ministero dell’Istruzione e degli altri dicasteri coinvolti ed escludono i dati consumati attraverso le piattaforme dedicate alla didattica a distanza dal consumo dei propri abbonamenti o delle tariffe, specialmente nel caso in cui si utilizzino quelle mobili per collegarsi e utilizzarle (sulla connessione casalinga flat, infatti, c’è poco da risparmiare). Questo ovviamente sia per gli studenti che per gli insegnanti, almeno in molti casi.
La proposta agli operatori
La proposta agli operatori telefonici Tim, Vodafone e Wind Tre era arrivata dalla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, da quella per le Pari opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, dal ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, e dalla ministra per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione, Paola Pisano. “Quando si affronta un’emergenza come quella che stiamo vivendo – ha spiegato Azzolina – serve davvero il sostegno di tutti. Da marzo ad oggi lo Stato ha già investito oltre 400 milioni a scuola per il digitale a scuola. Iniziative come questa rafforzano l’impegno per supportare studentesse e studenti. Ringrazio chi ha aderito al progetto“.
Bonetti ha invece sottolineato che “l’impatto, anche economico, della didattica a distanza sulle famiglie, già pesantemente provate dalle conseguenze della pandemia, è un nodo a cui le istituzioni devono una risposta fatta di soluzioni concrete. La sinergia raggiunta con le società di telecomunicazioni è un passo che guarda in special modo alle situazioni familiari di maggiore disagio“.
Pisano, invece, ha ringraziato le società “per aver risposto prontamente e positivamente all’invito rivolto loro dal governo. Siamo chiamati ad affrontare sfide complesse come formare i nostri giovani con la didattica a distanza. Il modo più efficace per farlo e anche quello più etico è di creare progetti di solidarietà in cui pubblico e privato mettono insieme le loro energie per l’interesse della collettività“.
Come funzionano i GB gratis per la scuola
Ma come funziona? Vodafone fornisce l’opportunità di attivare l’opzione Pass Smart Meeting dall’app My Vodafone oppure dall’area Fai da Te del portale, che si disattiverà dopo tre mesi. In questi 90 giorni i GB, che però sembrano in questo caso riservati agli studenti, saranno illimitati su Google Meet, Skype, Zoom, Microsoft Teams, Google Classroom, GoToMeeting, WebEx, Amazon Chime, WeSchool e Slack.
Tim invece si era già mossa nei mesi scorsi con la sua E-Learning Card, una tessera per i clienti ricaricabili per accedere un anno alle piattaforme più usate per la didattica a distanza senza spese e senza erogare soglie dati personali: Google Suite for Education, Microsoft Office 365 Education A1, WeSchool, Skype, Zoom, Amazon Chime, Cisco Webex, GoToMeeting, Jitsi Meet e Registro Elettronico Axios. In sostanza ha confermato quella opzione.
WindTre ha invece lanciato “Edu Time“. Si tratta di un pacchetto di 50 giga per un solo mese da utilizzare dal lunedì al sabato dalle 8 alle 15, agganciandolo a un’offerta mobile consumer Voce e Internet WindTre sottoscritta fino al 17 gennaio 2021 e, se si tratta di un Under 25,in modo automatico e gratuito. In più Edu Time sarà disponibile per tutti i clienti che attiveranno l’offerta Young sempre fino al 17 gennaio,anche nel caso in cui abbiano età compresa tra i 26 e i 30 anni (fino al giorno prima del compimento dei 31 anni).