Ansia, panico, paura, studio matto e disperato. Tra caffè e tisane, le prove di quinta superiore restano la prima vera sfida per gli studenti italiani. A 100 giorni dall’inizio degli esami di maturità, il prof tiktoker più seguito d’Italia, Sandro Marenco, consiglia semplici “trucchetti” per non arrivare impreparati e, soprattutto, per non farsi prendere dal panico. Parola d’ordine: avvantaggiarsi. Come diceva un noto proverbio: “Chi ha tempo, non aspetti tempo”.
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I consigli del prof Sandro Marenco
Il professore Sandro Marenco di esami di maturità ne ha seguiti tanti durante la sua carriera. Adesso insegna in un istituto tecnico e cerca di preparare al meglio i suoi studenti. Come? Glielo abbiamo chiesto. «Partiamo dal presupposto che siamo a marzo e c’è tutto il tempo necessario ancora per prepararsi al meglio – racconta il professore – Pertanto, il primo consiglio che mi sento di dare ai ragazzi è quello di non aspettare maggio, ma di iniziare sin da adesso a prepararsi i riassunti. Si crede che ci sia tempo ma in realtà, man mano che ci si avvicina alla data del primo scritto, l’ansia cresce, il tempo stringe e il cervello assimila sempre meno. Dunque, riassumere per, poi, successivamente, schematizzare, è il consiglio numero uno. Secondariamente, non tralasciare le materie che saranno seguite dai professori interni per concentrarsi di più su quelle che saranno giudicate dagli esterni: entrambe hanno la stessa portata nel giudizio finale e all’orale ci saranno tutte. È sempre importante lasciare una bella impressione, anche i componenti esterni se ne renderanno conto».
Giocare d’anticipo è soltanto una delle carte vincenti che i ragazzi hanno a disposizione. «Nella scuola dove insegno sto facendo settimanalmente una simulazione dell’orale. Propongo una serie di foto ai ragazzi che hanno tre minuti per potersi confrontare ed elaborare una mappa concettuale dei collegamenti tra le varie materie che hanno studiato e che a quella foto sono riconducibili. Questo è un esercizio che poi si può fare anche individualmente a casa, cercando immagini in rete. Si tratta di un test che per coloro che hanno un’intelligenza più umanistica risulterà facile nelle materie umanistiche ma difficile in quelle scientifiche, e viceversa. Se ci si abitua a fare tutte le settimane questo tipo di prova, quella della maturità non sarà la prima, e la si affronterà senza troppa ansia. Altro consiglio: non tralasciare materie a cui in genere si dà poco peso – come educazione fisica – ed evitare di affrontare tutti lo stesso argomento all’orale».
Da prof a prof
Un consiglio per i prof? «Credo che debbano mantenere un dialogo aperto con i maturandi, che si infittisce proprio nelle settimane precedenti le prove». Il professore è rimasto sorpreso da alcune scelte che sono state decise per le prove di maturità: «Sono rimasto molto colpito dal fatto che il secondo scritto sia sulla terza lingua al liceo linguistico e che, in alcuni istituti tecnici, la seconda prova legata a “sistemi e reti” sia uscita come materia seguita da professori esterni all’istituto. Questa comunicazione ha gettato un po’ i ragazzi nel panico». E dinanzi al dilemma su come sia meglio comportarsi il giorno che precede l’inizio degli esami di maturità, il prof Sandro Marenco risponde: «Io consiglio sempre di studiare fino al giorno prima ma poi distrarsi: non saranno le 24 ore che precedono l’esame a cambiarne le sorti. Non andare a letto tardi e non preoccuparsi più tanto. Quella mattina i ragazzi avranno una tale adrenalina addosso che gli permetterà di dare il meglio di loro», conclude l’insegnante. Non resta che augurare a tutti i maturandi un grande “in bocca al lupo”!