Sulla home page del motore di ricerca un gioco fa viaggiare l’utente insieme all’animale tropicale che vuole stupire la sua amata. Lo scopo è conoscere la difficile situazione di questa specie vittima del maggiore traffico illecito al mondo
Chiunque abbia aperto l’home page di Google il 13 febbraio l’ha sicuramente notato. Molti ci hanno perso pure del tempo facendo muovere e saltare l’animaletto protagonista del doodle del giorno con la tastiera del Pc. Non tutti, però, sanno che il gioco proposto dal maggiore motore di ricerca per la vigilia della festa degli Innamorati ha anche un fine educativo. Il piccolo mammifero squamoso che nella finzione aspetta la lettera della sua amata o va alla ricerca degli ingredienti per prepararle una torta, nella realtà è vittima di caccia di frodo e dei maggiori traffici al mondo. È per questo che le menti di Mountain View hanno scelto di far conoscere il pangolino alla vasta platea del web.
Un gioco per sensibilizzare gli utenti di Google
A spiegare la scelta di Google è stato l’ingegnere Jordan Thompson che in un post sul blog dell’azienda ha parlato del trattamento riservato a questo animale nei diversi continenti. Nel giochino in home page il pangolino intraprende una serie di viaggi per raggiungere e stupire la sua anima gemella. Prima va in Ghana dove impara l’arte della pasticceria, poi in India dove si cimenta con la musica e in Cina dove muove i primi passi di danza. Infine, arriva nelle Filippine per comporre un perfetto mazzo di fiori da donare all’amata. Al termine del gioco ogni giocatore può condividere il punteggio raggiunto con chi desidera in modo da celebrare in maniera divertente la festa di San Valentino. E magari essere sensibilizzato sulla difficile esistenza degli animali tropicali. «Ci sono otto specie di pangolino, quattro in Asia e quattro in Africa e sono tutte minacciate. La popolazione di pangolini è stata devastata dalla ciaccia di frodo per almeno l’80 per cento in Asia», dice il Wwf.
Una specie a rischio
Nel post dell’ingegnere Thompson c’è il link alla pagina del Wwf che sponsorizza l’iniziativa di Google e il suo tentativo di far conoscere l’unico mammifero squamoso al mondo. L’animale usa la sua corazza per difendersi dai predatori e si nutre solo di insetti e larve che cattura con la sua lunghissima lingua. Secondo le stime un milione di pangolini sono stati strappati al loro habitat per essere utilizzati nel mondo della moda e per la realizzazione di discussi rimedi medici.
Adotta un pangolino
Nonostante l’impegno formale di 180 governi per fermare questo fenomeno, il traffico illegale di pangolini continua. Google ha finanziato anche un’iniziativa per individuare grazie alla rilevazione termica i bracconieri. Tutti gli utenti del motore di ricerca sono poi invitati a partecipare a questa campagna in difesa dell’animale. È possibile infatti fare una donazione e adottare simbolicamente un pangolino. A casa di chi aderisce arriverà un kit comprensivo di un peluche e un certificato di adozione.