Dall’exit del suo motore di ricerca a Microsoft (100 milioni) ad un nuovo progetto per mappare gli influencer di Broadway. Lorenzo Thione racconta The Social Edge
Tutti parlano degli “influencer” e di quanto siano importanti ormai per qualsiasi business. C’e’ un italiano che a New York ha creato una startup The Social Edge, che fa business con gli influencer, aiutandoli ad allargare l’audience e anche a guadagnarci, senza dover ospitare pubblicità, come capita invece agli YouTuber. E’ Lorenzo Thione, milanese classe 1978, imprenditore seriale già famoso nel mondo delle startup per aver fondato nel 2006 Powerset, un motore di ricerca su Internet basato sul linguaggio naturale, comprato nel 2008 da Microsoft per 100 milioni di dollari e inglobato poi in Bing.
La storia di Lorenzo Thione
Thione era sbarcato negli Stati uniti nel 2001 con una borsa di studio del Politecnico di Milano, per completare i suoi studi di Ingegneria all’Università del Texas ad Austin. Laureato nel 2002, ha cominciato a lavorare nel prestigioso laboratorio Xerox PARC a Palo Alto, nella Silicon Valley e poi si e’ messo in proprio con Powerset, sviluppando un modo diverso di interpretare le stringhe di ricerca online.
Fino al 2010 Thione è rimasto in Microsoft, poi è prevalsa la voglia di un’altra avventura imprenditoriale. Dal 2012 vive a New York, dove due anni fa ha fondato The Social Edge, frutto dell’unione fra due sue passioni, quella per la tecnologia e quella per l’arte e in particolare il teatro.
L’idea nata una notte a Broadway
«Nel 2008 ero a New York a vedere uno spettacolo a Broadway con il mio partner – mi racconta Thione nel suo spazioso ufficio a Midtown Manhattan, dove lavorano 35 persone con progetti per raddoppiarne presto il numero – vicino a noi vedo seduto l’attore George Takei, famoso per il suo ruolo in Star Trek, con il suo compagno – continua Thione – Ci presentiamo e, il caso vuole, la sera dopo ci ritroviamo ancora a teatro. Durante una scena, Takei piange e nell’intervallo gli chiedo come mai: mi spiega che gli aveva ricordato la sua esperienza da bambino in uno dei campi in cui i giapponesi-americani erano stati internati dopo Pearl Harbor, durante la Seconda Guerra Mondiale».
Da li’ e’ venuta l’idea di raccontare quel capitolo oscuro della storia Usa in un musical, Allegiance, di cui Thione ha scritto il libretto, mentre l’autore della musica è il suo amico Jay Kuo, ora chief creative officer di The Social Edge. “La storia di Takei l’ho sentita vicina a me come emigrante, una condizione in cui vivi sempre con una quota di precarietà”, spiega.
Il musical e la pubblicità sui social
Il musical è andato in scena a Broadway dal 5 ottobre 2015 al 14 febbraio 2016 e la sua versione digitale sarà proiettata in 400 cinema in Usa e Canada il prossimo 13 dicembre, e poi in altri Paesi.
Per pubblicizzare il musical Thione aveva sviluppato una campagna sui social media, la cui esperienza ha ispirato la nascita di The Social Edge. «Con la nostra piattaforma analizziamo in tempo reale i contenuti forniti dai media nostri partner – spiega il fondatore – diamo un voto a ogni articolo in base alla sua viralità e poi raccomandiamo il contenuto ‘giusto’ agli influencer». I media partner sono per esempio Slate, HuffingtonPost e mic.com.
«Loro hanno bisogno di distribuire i propri contenuti per attirare più utenti e pubblicità – continua Thione -. Dall’altra parte gli influencer hanno bisogno di materiale per aumentare il numero dei propri follower».
Come funziona The Social Edge (e come fa soldi)
The Social Edge è pagata dai media a seconda del traffico che porta sui loro siti. «Gli influencer con moltissimi follower, se hanno successo condividendo un contenuto e generando molti clic sui siti dei media, ricevono da noi una percentuale dei nostri guadagni – aggiunge Thione – Sulla nostra piattaforma ce ne sono un centinaio con un numero di follower dai 150 mila ai 12 milioni: guadagnano con noi dai 10 mila ai 100 mila dollari al mese e oltre. Non sono solo celebrity, ma anche curatori di comunità particolari. Abbiamo per esempio un italiano che cura una pagina facebook sui gatti».
Altre piattaforme fanno un business simile a quello di Thione, che però precisa: «Noi siamo gli unici con un algoritmo che trova i contenuti in modo automatico e, soprattutto, gli unici a privilegiare la ‘salute’ dell’audience. Abbiamo cioè controlli di qualità per escludere i cosiddetti click-bait (esca per click), i contenuti con titoli sensazionali o provocatori per attirare l’attenzione, che poi si rivelano privi di interesse e danneggiano l’immagine di chi li cita».
«Il successo passa da saper raccontare bene il tuo business»
Per sviluppare la tecnologia di “machine learning” di The Social Edge è stata importante l’esperienza del motore di ricerca Powerset. «Ma è stato fondamentale anche il lavoro di scrittura del musical – racconta Thione – con Allegiance ho potuto mettere alla prova la passione che ho sempre avuto per la narrativa».
«E ho capito che saper creare un coinvolgimento emotivo con una storia non serve solo a teatro, ma è una qualità indispensabile per ogni imprenditore. Quando parli con la stampa, con gli investitori, con i clienti, con i dipendenti, devi saper raccontare la tua idea di business se vuoi avere successo».
Altra lezione di “Allegiance”, a proposito di successo: «Il musical è stato in scena solo per cinque mesi e quando il sipario è calato credevo fosse stato un fallimento – confessa Thione – poi mi sono reso conto che era già stato incredibile essere arrivati a Broadway, a competere con il top del teatro a livello mondiale. Ora sono orgoglioso del progetto realizzato e felice che arrivi nelle sale cinematografiche dove lo vedrà molta altra gente».
La morale, secondo Thione: «ll successo è frutto di talento e fortuna, ma è anche qualcosa da misurare con una tua scala di valori e obbiettivi, che dipendono da che cosa ti appassiona. Quando lo scopri, devi abbracciarlo con apertura mentale, sapendo cogliere le opportunità senza paura di rischiare».