2.500 i nuovi docenti italiani iscritti. Un numero che ha consentito al nostro Paese di raggiungere il podio al secondo gradino dopo la Turchia e prima di Spagna, Francia e Polonia
Gli insegnanti italiani hanno fame d’innovazione. A rivelare questo desiderio di sperimentare nuovi metodi è l’Indire, l’istituto nazionale di documentazione ed innovazione della ricerca educativa: il nostro Paese è il secondo nella classifica europea per numero di gemellaggi fatti attraverso la piattaforma eTwinning che mette in contatto insegnanti e classi per proporre metodologie didattiche nuove attraverso la tecnologia.
Secondi in Europa
Nel 2017 si è rivelato un boom di adesioni: ben 12.500 nuovi docenti italiani iscritti. Un numero che ha consentito al nostro Paese di raggiungere il podio al secondo gradino dopo la Turchia e prima di Spagna, Francia e Polonia. La partecipazione in Italia supera il 10% del totale in Europa e ha registrato un incremento costante negli ultimi anni sia dei docenti registrati sia dei nuovi progetti attivati.
Un successo che inorgoglisce Indire e che fa della nostra scuola una tra le più attive e numerose in termini di partecipazione, risultati e riconoscimenti.
I “macro dati” ci permettono di comprendere quanto sia cambiato nel corso del tempo il rapporto con la piattaforma nel nostro Paese: se nel 2010 i docenti iscritti erano solo 2134, nel 2015 sono passati a oltre otto mila con 2.154 progetti.
Andando a vedere i numeri con la lente d’ingrandimento i progetti avviati solo nel 2017 sono stati 3.749, di questi in 2.238 casi un insegnante italiano è stato tra i membri promotori dell’iniziativa. E stavolta a fare da traino è il Sud Italia con il 46% dei progetti rispetto al Nord che si attesta al 20% mentre il Centro si ferma al 20%.
eTwinning, la Puglia la più attiva
Il primato tra le regioni spetta alla Puglia con oltre tremila gemellaggi. Complessivamente sono circa 20 mila i gemellaggi attivati in Italia con una media di tre insegnanti iscritti per ogni istituto scolastico. Da notare che sono scuole di ogni ordine e grado ad aderire a questa iniziativa: in primis ci sono le “superiori” che contano su 4000 istituti, seguono le medie con 3400 adesioni, le primarie con 3000 e in fondo alla classifica le scuole dell’infanzia che contano su 600 plessi registrati.
Ma con chi scelgono di gemellarsi i nostri insegnanti?
In linea con la tendenza mostrata negli anni scorsi, la Francia si conferma il Paese preferito dagli eTwinner italiani ma tra i partner scelti ci sono anche Polonia, Spagna e Grecia. A essere soddisfatto di questi numeri è Flaminio Galli, direttore dell’unità italiana eTwinning: “L’Italia si distingue sia per i numeri della partecipazione al programma sia sul piano della qualità delle attività proposte. Nell’edizione 2018 dei premi europei eTwinning, il maggiore riconoscimento della community, sono stati premiati otto docenti italiani, un dato che evidenzia le eccellenze della didattica e valorizza il lavoro svolto in tante scuole italiane”.
E ora si punta a qualcosa in più. Dal 2015, infatti, è possibile anche avviare gemellaggi tra scuole dello stesso Paese, così come si possono coinvolgere partner dei Paesi eTwinning Plus: Armenia, Azerbaijan, Georgia, Moldavia, Tunisia, Ucraina, e da quest’anno anche la Giordania.