Prende pure corpo l’ipotesi di avere soltanto mezza classe presente e l’altra metà a casa, collegata via Internet
Più passano i giorni più sembrano traballare le certezze granitiche del governo su un rientro tra i banchi di scuola almeno per settembre. Lo ha confermato pochi istanti fa la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, parlando in merito di tre scenari possibili.
Tre scenari per rientrare a settembre
“Stiamo lavorando per tornare a scuola a settembre. Tre sono gli scenari: il migliore è tornare nella massima normalità come la conosciamo a sempre; può essere che il Coronavirus ci sia ma che non sia aggressivo, allora il ritorno in classe sarà a piccoli gruppi: possiamo prevedere allora una metà in presenza e una metà a distanza; la terza è di un coronavirus molto aggressivo, è quella che nessuno si augura. A settembre a scuola bisogna tornare tutti, noi non vediamo l’ora di risentire la campanella, abbiamo bisogno di normalità nel rispetto della sicurezza”. Lo ha detto Lucia Azzolina a Rai News.
Leggi anche: Lockdown | I ragazzi del progetto “Insieme” si sfidano a casa con le challenge online
Maturità con o senza mascherina?
La ministra Azzolina ha poi parlato delle misure di sicurezza che caratterizzeranno la sola prova superstite della maturità 2020, ovvero l’orale: “Se lo studente sta ad una distanza di 4-5 metri dagli insegnanti della commissione non credo sia un obbligo indossare la mascherina, diversamente se la distanza fosse minore”. “Scriveremo un protocollo i sicurezza con le parti sociali. Penso che il modello che si sta usando alla Camera, è ottimo e lo proporremo: lì si usa un distanziamento di almeno 1 metro”. “Per il voto all’esame di maturità si partirà da un massimo di 60 crediti, per quanto fatto lungo l’arco degli anni delle superiori; l’orale avrà un valore di 40 punti: starà ai ragazzi evitare di essere bocciati”. In realtà, aumentando i crediti in saccoccia per arrivare all’orale, la bocciatura sarà matematicamente impossibile. “È possibile esserlo ma i ragazzi hanno mostrato grande maturità, spero bocciati non ce ne siano, sarebbe aver buttato un anno della loro vita”, ha concluso il ministro.