In collaborazione con |
La startup Up2You ha realizzato un white paper, scaricabile gratuitamente. Partiamo dai criteri ESG per capire quale percorso deve fare un’impresa per calcolare e compensare le proprie emissioni
L’ambiente interessa a tutti, a parole. Per passare ai fatti anche le aziende, a tutti i livelli, hanno però la necessità di capire come muoversi. Sempre di più i criteri ESG, l’acronimo che raggruppa sfide legate a Environment, Social e Governance stanno diventando fattori che migliorano la competitività sul mercato, soprattutto rispetto a quelle realtà che magari puntano soltanto su una semplice campagna di comunicazione, finendo così per inciampare nel greenwashing, pratica davvero facile da smascherare sui social. Per quelle imprese che vogliono intraprendere un percorso di transizione ecologica la startup italiana Up2You, certificata B Corp, propone un white paper scaricabile direttamente a questo link. Come ha spiegato il team che l’ha redatto, è uno “studio completo per capire come la sostenibilità aiuta le aziende a migliorare il proprio business” e a iniziare a renderlo davvero sostenibile.
Partire dai criteri ESG
Ma prima di tutto è importante capire il nocciolo della questione. Che cosa intendiamo quando parliamo di ESG? La E di Environment è forse la più nota: sono i criteri ambientali che un’azienda deve considerare per diventare sostenibile, vale a dire occuparsi di ridurre il più possibile il proprio impatto ambientale, attraverso pratiche come l’efficientamento dei consumi energetici, la corretta gestione dei rifiuti e del loro smaltimento, etc. La S di Social, poi, contiene un aspetto spesso trascurato quando si parla di sostenibilità.
Se un’azienda si professa sostenibile, senza però preoccuparsi del benessere dei dipendenti, della loro qualità di vita, così come del rapporto tra l’azienda e la comunità e i territori sui quali opera, allora sta attuando una strategia non equilibrata. Infine, la G di Governance: questo aspetto riguarda di più l’azienda intesa come organizzazione, nella quale bisogna che leader, dirigenti, azionisti operino in un clima di fiducia reciproca e di trasparenza in merito alle decisioni e ai dati.
Chiusa questa parentesi generale in merito ai criteri ESG, sui quali sempre di più in futuro sarà alta l’attenzione, concentriamoci su quello che Up2You fa. Di Up2You vi abbiamo già scritto per spiegarvi come aiuta a costruire un evento carbon neutral. Allargando di più lo sguardo l’azienda si occupa di accompagnare i propri clienti in un percorso di decarbonizzazione: attraverso una serie di strumenti digitali un’impresa può anzitutto conoscere il proprio livello di emissioni per poi ridurle e controbilanciare con vari tipi di azioni.
Come compensare le emissioni
Non si tratta di eliminare completamente le emissioni di CO2, operazione evidentemente impossibile per qualsiasi attività produttiva. È invece possibile ridurle e compensare il livello di emissioni residue supportando progetti certificati che sottraggano o evitino l’emissione di anidride carbonica dall’atmosfera. Così facendo, inizia il percorso aziendale verso la neutralità carbonica, traguardo stabilito anche a livello europeo e condiviso da moltissime città e aziende a livello internazionale.
Come spiega Up2You le emissioni si suddividono in tre tipi: le “emissioni dirette che derivano da fonti detenute o controllate da un’organizzazione”, le “emissioni indirette generate da consumi energetici dell’azienda” e infine le “emissioni indirette che si verificano esternamente all’organizzazione, includendo quelle a monte e a valle della catena del valore, così come le emissioni dei fornitori e dei clienti”. La ripartizione arricchisce e complica il quadro: la terza voce, allo stato attuale, sarebbe molto complessa da calcolare. Un’azienda si può quindi definire carbon neutral quando controbilancia le prime due. Nel frattempo anche le emissioni di scopo 3 sono importanti da compensare e le realtà più avanzate dal punto di vista della sostenibilità hanno già iniziato a farlo.
… e diventare carbon neutral
Per compensare le emissioni un’azienda deve anzitutto capire il proprio livello di partenza, per poi investire ad esempio sull’efficientamento energetico o sul sostegno di progetti che le consentirebbero di raggiungere la neutralità carbonica. Up2You non si limita a aiutare le aziende a calcolare le proprie emissioni, ma le accompagna nell’individuazione delle azioni da mettere in campo per potenziare la propria strategia ESG. Come? Si attua quella che è una strategia di compensazione, acquistando crediti derivanti dai progetti certificati che attestano la cattura di CO2: in sostanza si vanno a sostenere progetti di riforestazione, preservazione dell’ambiente e di energia pulita in giro per il mondo selezionabili sul sito della startup.
Al termine di questo processo l’azienda ha svolto un ruolo attivo nella transizione ecologica che può essere certificato tramite NFT e certificazioni proprietarie, visibili nel registro pubblico della startup. Tra i prodotti che Up2You propone c’è Neutral Company, una piattaforma online che consente di calcolare il livello di emissioni carboniche prodotte dalla propria realtà e di compensarle andando a sostenere progetti sostenibili certificati. Ma per conoscere ancora di più questa realtà e sondare il terreno, suggeriamo di scaricare il white paper nel quale si potranno conoscere anche le best practice delle aziende che, grazie ad Up2You, sono riuscite a diventare carbon neutral.