Abituato a lanciare sondaggi dal suo profilo X, Elon Musk per questa volta ha subìto offline un risultato a lui contrario. L’allargamento della Gigafactory Tesla in Germania è stato infatti bocciato da un referendum tenutosi nella comunità di Grünheide, dove ha sede lo stabilimento e dove la maggioranza di chi si è recato alle urne ha mostrato la propria contrarietà all’operazione. Come ricorda Reuters, la votazione non è però vincolante, eppure pone l’imprenditore sudafricano in una posizione delicata.
La Gigafactory di Berlino e i piani di ampliamento
Inaugurata nel marzo del 2022, la Gigafactory Tesla di Berlino dovrebbe essere ampliata stando ai piani della società e richiederebbe altri 170 ettari per aumentare la produzione. Attualmente ha una capacità di mezzo milioni di Tesla assemblate all’anno. A gennaio 2024 ha raggiunto la produzione di 6mila auto a settimana per la prima volta, ma l’obiettivo è arrivare a un milione all’anno.
Per rendere questo possibile occorre più spazio e un lavoro di deforestazione (100 ettari). In merito a quest’ultimo tema su StartupItalia ci eravamo occupati delle proteste da parte degli ambientalisti, che nel 2020 lamentavano il rischio per l’ambiente dovuto alla costruzione della Gigafactory di Berlino. Di recente lo stabilimento ha dovuto peraltro fermare la produzione per via degli attacchi dei ribelli Houthi contro le navi mercantili nel Mar Rosso, che hanno ritardato la consegna di materie prime.