“La misura andrebbe tenuta almeno fino al 2024 per permettere alle aziende di completare i lavori”, ha detto l’amministratore delegato di Eni Gas e Luce a StartupItalia
Dopo la mancata proroga del Superbonus al 110% all’interno del Documento programmatico di Bilancio, recentemente il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Riccardo Fraccaro, ha ribadito l’impegno per il rinnovo della misura fino al 2024. Rinnovo, che sulla carta ancora non c’è. “Il Superbonus e il Sismabonus sono processi complessi, che richiedono molti stakeholders e delibere assembleari, nonché una quantità elevata di documentazione burocratica”, osserva Alberto Chiarini, amministratore delegato di Eni Gas e Luce, a StartupItalia.
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“Se le misure rimanessero attive soltanto fino al 2021, considerata la condizione sanitaria, risulterebbero molto poco efficaci. La riduzione delle emissioni di CO2 sarebbe assai limitata e l’impatto reale sull’efficienza energetica dei condomini e delle villette migliorerebbe davvero di poco. L’agevolazione andrebbe tenuta almeno fino al 2024“, continua Chiarini, “anche per permettere una pianificazione. Per le imprese sarebbe infatti impossibile terminare tutti gli interventi in termini attuabili entro la fine del 2021“.
© Alberto Chiarini, AD Eni gas e luce
Superbonus, la situazione attuale
StartupItalia: Dottor Chiarini, a quasi quattro mesi dall’approvazione del Superbonus nel Decreto Rilancio, quali riscontri avete avuto?
Alberto Chiarini: «Siamo ancora in una fase iniziale, tuttavia abbiamo già dati importanti. Sui cappotti termici, abbiamo ricevuto più di 10mila richieste sul nostro sito di informazioni, segno di un grande interesse da parte delle persone. Negli ultimi trenta giorni sono state avviate molte delibere assembleari per dare avvio ai lavori nel 2021. Stimiamo che circa 100/120 cantieri inizieranno i lavori prima della fine dell’anno, se la situazione sanitaria lo permetterà , per un valore economico di circa 80 milioni di euro. Sul lato del fotovoltaico, invece, attraverso la nostra controllata Evolvere, da agosto a ottobre abbiamo completato circa 300 impianti fotovoltaici, con l’accumulo di sistemi di riscaldamento con pompa di calore e wallbox di ricarica per auto elettriche, nel caso di villette».
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SI: Aumentano dunque anche gli acquisti di auto elettriche?
AC: «È molto interessante notare che quasi nessuno dei proprietari delle villette che hanno montato il wallbox, era già possessore di auto elettrica. La diffusa richiesta di installazione del dispositivo mostra la volontà , per l’acquisto della prossima vettura, di scegliere l’ibrido o l’elettrico».
Bonus 110%, proroga necessaria
SI: Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Riccardo Fraccaro, ha ribadito la volontà a prorogare la misura fino al 2024. Senza il rinnovo quali conseguenze ci sarebbero?
AC: «Eni l’ha dichiarato pubblicamente e interloquendo con le istituzioni. Il Superbonus e il Sismabonus sono processi complessi, che richiedono molti stakeholders e delibere assembleari, nonché una quantità elevata di documentazione burocratica. L’ecosistema di Eni gas e luce riesce a far fronte alle necessità amministrative, fornendo un servizio end-to-end ai clienti. Tuttavia, se le misure rimanessero attive soltanto fino al 2021, considerata la condizione sanitaria, risulterebbero molto poco efficaci. La riduzione delle emissioni di CO2 sarebbe assai limitata e l’impatto reale sull’efficienza energetica dei condomini e delle villette migliorerebbe davvero di poco. L’agevolazione andrebbe tenuta almeno fino al 2024, anche per permettere una pianificazione. Per le imprese sarebbe infatti impossibile terminare tutti gli interventi in termini attuabili entro la fine del 2021».
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SI: A proposito di burocrazia, i documenti per ottenere le autorizzazioni sono davvero tanti. Sarebbe auspicabile una semplificazione da questo punto di vista?
AC: «Abbiamo chiesto alcune semplificazioni. Ad esempio, rivedere la disposizione vigente di prendere le firme di tutti i condomini per la cessione del credito, misura abbastanza onerosa economicamente. In tempi di pandemia, Eni offre anche una piattaforma digitale per permettere, con il consenso dei condomini, le assemblee di condominio online».
© Foto: Pexels.com
Superbonus e conformità urbanistica
SI: La richiesta di conformità urbanistica degli immobili rischia di lasciare fuori dalle agevolazioni una parte considerevole di edifici?
AC: «Le difformità rispetto al piano urbanistico o la presenza di quelli che vengono chiamati comunemente ‘abusi’, sacrificano una buona parte del patrimonio immobiliare italiano. Sotto questo aspetto, il Superbonus potrebbe rappresentare un’opportunità per sanare queste difformità , fisicamente o a livello amministrativo».
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Come procede la svolta green di Eni
SI: Gli interventi di efficientamento energetico di “CappottoMio” si inseriscono all’interno della strategia ecosostenibile di Eni. Dal suo lancio a oggi, quali numeri avete registrato?
AC: «Nel 2019, primo anno in cui “CappottoMio” è stato concretamente attivo, abbiamo effettuato 150 interventi. Dal punto di vista ambientale, si tratta di una riduzione di 2.500 tonnellate di emissioni di CO2. Occorre considerare che prima dell’approvazione del bonus al 110%, le agevolazioni fiscali erano nell’ordine del 65/75%. Secondo nostre stime, il Superbonus e Sismabonus potrebbero moltiplicare per dieci, se non di più, queste cifre annuali, a testimonianza dell’importante contributo ambientale che esso può dare».
© Foto: Evolvere
SI: La pandemia ha influenzato i tempi di attuazione del piano green di Eni, nel breve e nel lungo periodo?
AC: «Il Coronavirus ha accelerato la messa in atto della strategia sostenibile di Eni. Il Covid, oltre ad aver incentivato in generale processi di digitalizzazione e di lavoro agile, tutti aspetti positivi in termini di impatto ambientale, ha contribuito a mettere più al centro valori di sostenibilità fra i manager delle aziende. Chiunque stia vivendo la pandemia all’interno di aziende, come la nostra, ha enfatizzato temi legati al rispetto dell’ambiente e delle persone. Questo input ha permesso di concentrarsi e velocizzare la realizzazione degli obiettivi energetici di Eni».
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Startup e tecnologia, l’open innovation di Eni
SI: Da Evolvere a Tate, alla partecipazione con aziende innovative, fra cui OVO. Eni continua ad ampliare la sua rete di partnership, partecipazioni e acquisizioni di startup.
AC: «L’open innovation è un aspetto chiave per Eni gas e luce. Per approcciarsi nel modo corretto a questo paradigma, la prima componente necessaria è possedere il giusto mindset: Eni gas e luce si considera essa stessa un po’ una startup. Anche se si occupa di attività preesistenti, come società è nata tre anni fa, nel luglio del 2017. Anche per questo ha sempre avuto una visione molto aperta e favorevole nei confronti dell’open innovation. Sia per avvalersi dei contributi di startup, italiane ed estere, nella propria attività , sia in termini di partecipazioni azionarie».
SI: Quanto è importante l’ecosistema startup per i servizi di Eni gas e luce?
AC: «Il mondo delle startup è un fertilizzante straordinario per la nostra attività . È quindi fondamentale conoscerle, incontrarle e supportarle. Spesso le idee e le capacità tecnologiche al loro interno sono eccellenti. Quello che in tanti casi può mancare sono le finanze o il salto definitivo verso l’industrializzazione. Componenti che Eni gas e luce può e vuole offrire a queste realtà , al fine di consolidare un mix vincente».