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Abbiamo intervistato Ludovica Zigon, direttore commerciale e figlia di Marco Zigon, presidente di Getra
Getra è un’azienda particolare. Una delle cosiddette multinazionali tascabili che ha radici in Italia, ma si proietta sui mercati esteri. Con qualche specificità in più. Ha due stabilimenti nel meridione, in un territorio problematico sotto al profilo sociale come quello di Marcianise, fa il 70% del proprio fatturato all’estero e realizza sistemi per la trasmissione elettrica, settore quest’ultimo che vedrà uno sviluppo certo in un prossimo futuro visto l’incremento delle rinnovabili che necessiteranno di reti ad alta efficienza. Abbiamo parlato di questa realtà, e del suo rapporto con il territorio, con Ludovica Zigon, direttore commerciale e figlia di Marco Zigon, presidente di Getra.
Intervista a Ludovica Zigon, Sales Manager Getra
Ci descrive l’azienda e suoi numeri?
Getra è gruppo industriale manifatturiero basato in Italia che da circa 70 anni opera nel campo della trasmissione e distribuzione dell’energia elettrica. Produce trasformatori elettrici di grande e media potenza, di distribuzione e sistemi di interconnessione delle reti di alta tensione. E’ composto da cinque aziende, dispone di due stabilimenti in Italia e 2 branch all’estero per presidiare i mercati di riferimento: oltre a quello domestico, Nord Europa e Gran Bretagna, Africa, Medio Oriente e America Latina. L’80% del fatturato è generato dall’export, una quota importante del volume d’affari viene investita in ricerca e sviluppo.
Qual è la funzione dei trasformatori nel sistema delle reti elettriche?
I trasformatori servono a interconnettere l’energia, comunque sia generata, ai gangli vitali delle reti elettriche. Assolvono cioè al compito di portare l’energia agli utenti finali consentendo di gestire i nodi della trasmissione e distribuzione dell’energia elettrica in condizioni ottimali di risparmio energetico ed ai migliori rendimenti di efficienza, affidabilità, sicurezza e impatto ambientale.
Di recente avete fatto 30 milioni d’investimento. In che settori, come mai e su quale territorio?
L’investimento è stato portato a termine nel 2016 ed ha riguardato i nostri due stabilimenti, oggetto di un importante upgrade tecnologico e logistico. Più tecnologia e più spazi per meglio accompagnare l’internazionalizzazione del Gruppo ampliando la gamma di prodotto con i trasformatori di grandissima potenza, destinati alle grandi reti di trasmissione elettrica del Continente asiatico e di quello latino-americano. La Sala Prove dello stabilimento di Marcianise, cuore tecnologico del processo produttivo, è in grado oggi di effettuare il collaudo di trasformatori di grande e grandissima potenza fino a 3 milioni di volt: una struttura tecnologica unica in Italia e tra le prime in Europa. Dal suo canto lo stabilimento di Pignataro Maggiore è divenuto un presidio di automazione e robotizzazione di settore più importante in Italia e tra i più attrezzati al livello europeo.