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La video-intervista alla project manager, Jennifer Della Lucia: “In Italia il 23% degli abitanti è over65. Per questo, è essenziale incentivare la cultura della prevenzione con coperture assicurative sanitarie”
Conciliare lavoro, impegni, famiglia con un genitore anziano da dover assistere è estremamente difficile. E questa è una realtà che sempre più italiani si trovano a dovere affrontare quotidianamente. Del resto, dopo il Giappone, siamo la nazione più anziana del mondo. VillageCare è un portale online, il primo in Italia, nato nel 2016, per aiutare i famigliari nella ricerca della soluzione assistenziale più idonea. “Sul sito, non solo si ha accesso all’elenco di tutte le strutture disponibili ad accogliere la persona cara, ma il nostro valore aggiunto è dato dalla consulenza personalizzata – spiega la project manager Jennifer Della Lucia – Attraverso un team di figure qualificate, consentiamo alle famiglie di risparmiare molto tempo (e anche una elevata dose di stress) nella ricerca della soluzione ideale”.
Caregivers, un team rosa
Le due co-founder di VillageCare, Silvia Turzio (CEO) e Paola Casalino (family coach), insieme a Jennifer Della Lucia (socia e project manager) e Silvia Bonino (web marketing) formano il team rosa di VillageCare e sono, a loro volta, caregivers, ovvero “coloro che si occupano dei genitori anziani bisognosi di assistenza”. Le tre socie (Turzio, Casalino e Della Lucia) vantano solide competenze, ventennali, in campi quali quello assicurativo, finanziario e socio-assistenziale.
“Grazie alla varietà dei nostri profili e all’esperienza accumulata negli anni, siamo in grado di dialogare con diversi enti e società”, ha rivelato Della Lucia. Mettendo insieme le forze, sono riuscite a dar vita ad un progetto importante, che ha già ottenuto diversi riconoscimenti, tra i quali la premiazione come startup innovativa da parte del Comune di Milano e dell’incubatore Impact Hub Milano, con il percorso di incubazione e accelerazione Get It! di Fondazione Social Venture Giordano dell’Amore e Cariplo Factory.
“I caregivers hanno un profilo ben delineato: sono quasi tutte donne tra i 40 e i 55 anni, anche se, ultimamente, stanno aumentando anche gli uomini che si sono rivolti a noi – precisa Della Lucia – Complice l’evolversi sociodemografico e l’incapacità, o la scarsa dimestichezza, con il mondo del web da parte di qualche genitore, che passa la palla al figlio”. Quote rosa, quindi, sia nel team che nell’assistenza, ma anche l’universo maschile si sta avvicinando a Village Care, in particolare i nipoti di anziani in difficoltà.
“In italia il 23% degli abitanti è over65 – ci spiega la founder – Ed è di pochi mesi fa l’indagine firmata dall’Istat secondo cui una bambina nata nel 2018 ha un’aspettativa di vita superiore ai 100 anni. Per questo VillageCare non è solo il presente, ma, soprattutto, il futuro”.
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La piattaforma di VillageCare
I servizi che VillageCare offre sono molteplici e spaziano dall’accesso, libero e gratuito, allo sportello informativo grazie al quale, via email o telefono, si possono chiedere consigli e soluzioni al team di esperti, alla “consulenza privata” al fine di mettere a punto la soluzione ottimale, “su misura”, per il caso specifico. C’è, poi, la possibilità di effettuare una ricerca in autonomia, confrontando oltre 3.000 strutture, filtrabili per posizione geografica, fascia di prezzo e natura del servizio.
Tra le soluzioni presenti, ci sono residenze assistite (case di riposo, residenze sanitarie assistenziali, alberghi assistiti e centri diurni Alzheimer), ma anche centri termali e di riabilitazione, badanti e assistenza domiciliare. Non manca la sezione “mobilità”, dedicata ai partner che appoggiano il progetto e propongono prodotti ortopedici per il movimento e figure professionali selezionate in grado di affiancare l’anziano nelle attività quotidiane (il servizio UGO).
Per approfondire temi specifici legati all’assistenza, VillageCare presenta anche articoli e guide pratiche, realizzate in collaborazione con esperti medici, psicologi e geriatri.
La mancanza della cultura della prevenzione
“In Italia manca una cultura della prevenzione – evidenzia Jennifer – solo in casi rarissimi i giovani pensano ad un’assicurazione sanitaria, e spesso, quando ci pensano è già troppo tardi”. VillageCare, invece, sottolinea l’importanza di una copertura assicurativa, come ci spiega nella video-intervista proposta poco sopra la project manager.