Le auto intelligenti di Elon Musk raccolgono tantissimi dati, che nell’indagine in corso potrebbero essere usati contro il colosso dell’auto elettrica
Com’è noto, le Tesla, con tutte le app e funzioni sopra le righe, sembrano più auto per bimbi mai cresciuti che mezzi veri e propri. Ma la guida resta una cosa seria. Per questo, l’autorità di regolamentazione della sicurezza automobilistica degli Stati Uniti, la National Highway Traffic Safety Administration, continua a indagare sui 580.000 veicoli del Gruppo guidato da Elon Musk.
Tutto ha avuto inizio dicembre quando, con un aggiornamento del firmware di bordo, Tesla ha sbloccato la possibilità di giocare ai videogame dallo schermo anteriore. Si tratta di una feature pensata per il passeggero che si siede sul sedile anteriore ma che, vista la posizione del visore sul cruscotto, di fatto permetterebbe anche a chi guida di accedere ai videogiochi o comunque di lasciarsi facilmente distrarre da suoni e immagini in movimento.
Da qui l’avvio dell’indagine della NHTSA, che ha subito potuto contare sulla piena collaborazione del Colosso automobilistico statunitense, visto che con un nuovo aggiornamento ha “spento” la funzione di videogiocare a bordo di tutte le sue Tesla mentre il veicolo è in movimento.
L’Agenzia governativa statunitense intende però ugualmente capire se sui veicoli Tesla Model 3, S, X e Y del 2017-2022 che comprendevano la funzione “Passenger Play” il guidatore abbia potuto videogiocare ad auto in moto. Per questo NHTSA ha chiesto che Tesla fornisca una cronologia degli eventi e degli studi a supporto della sua valutazione del rischio “nell’impiego di compiti non correlati alla guida da dispositivi basati sul veicolo anche se l’attività è prevista solo per il passeggero anteriore”.
Non solo: NHTSA ha chiesto a Tesla di rispondere a una serie di domande entro il 4 marzo, incluso fornire all’ente federale “il numero dei viaggi in cui si è verificato l’uso di videogiochi mentre l’indicatore del cambio era in marcia” senza dimenticare i dati dei sensori del veicolo tutte le volte in cui non hanno rilevato un occupante sul sedile del passeggero anteriore. L’autorità vuole anche dati in cui “i videogame a bordo erano attivi in contemporanea con qualsiasi misura di intervento del conducente o misura di sicurezza attiva”. Come si può vedere, Tesla raccoglie un’enorme quantità di dati ma questa volta potrebbero essere usati a proprio svantaggio.
Tesla comunque non è il primo costruttore a incappare in un problema simile. Lo scorso 29 novembre, Mercedes-Benz ha richiamato 227 veicoli statunitensi perché i sistemi di infotainment del veicolo “potrebbero consentire l’attivazione del display televisivo e Internet durante la guida, causando una distrazione per il conducente”.