I Connected Cycle sono dei pedali smart in grado di comunicare con il nostro smartphone (la batteria interna si ricarica pedalando). Possono monitorare la qualità del viaggio, le nostre prestazioni e fungere da antifurto.
«Siamo un team di persone appassionate di tecnologia e siamo anche dei ciclisti. Per questo, abbiamo voluto rendere l’esperienza sulle due ruote ancor più entusiasmante». Christian Kravanja, Jean-Marie Debbasch e Marion Delmaire, francesi, sono i creatori della startup Connected Cycle. Con il loro pedale smart hanno deciso di rendere le nostre biciclette un mezzo connesso, dotato di funzionalità avanzate.
È presentato come «il primo pedale intelligente al mondo, che impedisce il furto e automaticamente registra tutti i percorsi effettuati e le statistiche sulle nostre pedalate, senza utilizzare la batteria del telefono». In pratica, un dispositivo in grado di trasformare la nostra bici, anche la più vintage, in una smart bike.
Un antifurto hi-tech per bici
Una smart bike, come detto, con funzioni da fitness tracker. Infatti grazie a questi pedali hi-tech si potranno monitorare le nostre prestazioni, che verranno comunicate direttamente allo smartphone utilizzando un’apposita applicazione.
Tramite una serie di sensori, Connected Cycle è in grado di registrare la pendenza del percorso, ritmo e intensità delle pedalate e calcolare il nostro stato di salute, battito cardiaco e calorie bruciate a ogni utilizzo.
Inoltre, sfruttando la geolocalizzazione, tiene sotto controllo il percorso effettuato e la posizione del nostro mezzo.
Non è un mistero infatti, che una delle preoccupazione principale di chi utilizza la bici in città sia rappresentata dai furti. Ogni anno nel mondo vengono rubati oltre quindici milioni di bici, 320mila delle quali nel nostro paese, secondo un’indagine della FIAB – Federazione Italiana Amici della Bicicletta.
Ora, grazie a un’antenna GPS, sarà possibile tracciare la posizione della nostra due ruote sia in movimento che quando è ferma, così da poterla rintracciare in ogni occasione. Ovunque sia parcheggiata la bici, verrà inviata una notifica sul nostro cellulare ogni volta che il pedale rileverà una vibrazione “sospetta”.
Finanziati sul web e pronti per la consegna
La coppia di pedali hi-tech può essere montata su bici di qualsiasi tipo. Tutto il silicio di cui hanno bisogno è all’interno – protetto da una scocca in alluminio e gomma molto resistenti – e la loro batteria si ricarica grazie all’energia generata dalle nostre pedalate. «Volevamo un sistema che funzionasse anche senza uno smartphone o semplicemente senza dover scaricare la sua batteria».
In effetti i pedali Connected Cycle non richiedono l’accoppiamento con un dispositivo mobile, poiché sono dotati di una SIM che gli permette di effettuare l’accesso a Internet in modo del tutto autonomo.
Sono totalmente indipendenti da connessioni wi-fi o bluetooth per l’invio dei dati.
Il progetto è su Indiegogo dove ha ampiamente superato le aspettative di crowfunding e si prepara al debutto sul mercato. L’inizio delle consegne dei pedali ipertecnologici è previsto per i primi mesi del 2016. La priorità verrà data ad una quantità limitata di ordini – al prezzo speciale di 129 dollari – per premiare i supporter della prima ora che hanno contribuito a raggiungere velocemente l’obiettivo di finanziamento richiesto.