Un’altra storia di resilienza dal mondo automobilistico
La casa automobilistica giapponese Nissan ha riconvertito i propri stabilimenti in giro per il mondo per produrre respiratori e visiere protettive. Travolta come tutte le multinazionali delle quattro ruote dall’emergenza coronavirus, l’azienda ha deciso di rimboccarsi le maniche per dare un contributo alla lotta contro il Covid 19. Così in Spagna, nei suoi stabilimenti, ha deciso di inaugurare una nuova linea di produzione per ventilatori polmonari da destinare agli ospedali del paese. Il nuovo macchinario, Q-Vent, ha già superato le verifiche dell’Aemps, l’agenzia spagnola che si occupa di certificare medicinali e prodotti sanitari, e i primi venti esemplari saranno donati alle terapie intensive di Barcellona.
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Nissan e non solo
Nel mondo delle quattro ruote il caso di Nissan segue quello di Tesla, la multinazionale di Elon Musk che, dopo un’iniziale sottovalutazione dell’emergenza da parte dell’imprenditore sudafricano, ha deciso di convertire l’azienda per produrre macchinari sanitari. Nulla di improvvisato: i ventilatori prodotti sono stati già consegnati in alcuni ospedali statunitensi e per realizzarli gli ingegneri hanno utilizzato anche componenti dei modelli di Tesla.
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Tornando a Nissan, la casa automobilistica giapponese sta contribuendo anche in Gran Bretagna alla lotta contro il coronavirus, rifornendo gli ospedali di visiere protettive. Dallo stabilimento di Sunderland il ritmo di produzione arriverà a 100mila maschere grazie a stampanti 3D. Il supporto agli ospedali ci sarà anche in Giappone, un paese che come tanti sta soffrendo ed è ancora nel pieno dell’emergenza: Nissan produrrà mascherine protettive per proteggere i personale medico sanitario. In più la casa automobilistica potrebbe entrare in un circuito per dare una mano a diverse aziende attive con l’obiettivo di facilitare la produzione di prodotti sanitari, magari trasmettendo know how e prestando componenti.