La sindaca Virginia Raggi ha fatto l’annuncio su Instagram: 100 auto a disposizione fino al 3 aprile
Anche Roma, come tutta Italia, sta vivendo i giorni più difficili dell’emergenza coronavirus. Gli ospedali e le terapie intensive sono state spesso definite le nuove trincee dove si combatte la guerra al Covid 19. Per questo la sindaca della Capitale, Virginia Raggi, ha scelto di dare un contributo per rendere la mobilità e gli spostamenti del personale medico sanitario più veloci e comodi possibili. Il car sharing di Roma è a a loro disposizione gratuita, ha annunciato la prima cittadina sul proprio profilo Instagram.
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Car sharing d’emergenza
Sono cento le auto del car sharing di Roma che Virginia Raggi ha voluto destinare alle esigenze di chi lavora negli ospedali della Capitale. «Un servizio – ha scritto la sindaca – per chi è in prima linea nelle attività di contrasto e contenimento dell’emergenza, a partire dai dipendenti che lavorano nei reparti di terapia intensiva dei Policlinici universitari Umberto I (Covid Hospital 5), Tor Vergata (Covid Hospital 4), Columbus-Gemelli (Covid Hospital 2) e degli Istituti Spallanzani (Covid Hospital 1) e Casal Palocco (Covid Hospital 3)».
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Come si legge sulla stampa locale, il car sharing sarà riservato gratuitamente a medici, infermieri e operatori sanitari fino al 3 aprile. «In questo momento difficile – ha dichiarato il presidente della commissione Mobilità , Enrico Stefano – per il nostro Paese la cooperazione è fondamentale. Ogni iniziativa, anche piccola, è importante per supportare chi e’ in prima linea nella battaglia contro il virus».
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«È fondamentale in questo momento – ha aggiunto Pietro Calabrese, assessore alla Città in Movimento – dare il massimo sostegno ai lavoratori impegnati in prima linea nella lotta al Coronavirus e nell’assistenza ai pazienti. Una misura particolarmente utile per il personale del Servizio sanitario nazionale che in questi giorni sta svolgendo turni straordinari, spesso senza interruzioni, con l’unico obiettivo di garantire la migliore assistenza ai malati».