La cura del ferro passa anche per il green
L’obiettivo è fondare una Hydrogen Valley – tutta in provincia di Brescia – per rivoluzionare l’intero settore dei trasporti su rotaia in Lombardia. La svolta annunciata da Ferrovie Nord Milano e Trenord punta a lanciare entro il 2023 i primi treni a idrogeno lungo la tratta Brescia-Iseo-Edolo, oggi battuta da convogli che camminano a diesel. «Iniziamo oggi un viaggio green sapendo che molti in Italia e in Europa ci seguiranno – ha spiegato l’amministratore delegato di Trenord, Marco Piuri – Quello che sta avvenendo in Lombardia non ha precedenti nella storia della ferrovia: i 176 treni nuovi acquistati da Regione e Ferrovie Nord stanno progressivamente entrando in servizio; ora i treni a idrogeno spingono l’innovazione ancora oltre, fino a questo progetto di decarbonizzazione del trasporto».
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Treni a idrogeno: investimento da oltre 160 milioni
Il Consiglio di Amministrazione di FNM ha finora acquistato 6 elettrotreni alimentati a idrogeno, con l’opzione per la fornitura di altri 8, stando a quando si legge nel comunicato stampa dell’azienda. L’investimento è stato stimato in oltre 160 milioni di euro. I primi di questi convogli, prodotti da Alstom, saranno consegnati entro il 2023 e verranno affidati a Trenord. Entro il 2025 è in programma la realizzazione di due impianti di produzione e distribuzione di idrogeno da elettrolisi (il cosiddetto idrogeno verde) lungo il tracciato della ferrovia, in partnership con operatori energetici.
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L’operazione green è volta a sostituire i convogli più inquinanti e a offrire soluzioni sempre più efficienti per i pendolari. Ricordiamo infatti che, stando all’ultimo rapporto di Pendolaria elaborato da Legambiente, l’Italia necessita ancora di una cura del ferro che prevede grossi investimenti sugli spostamenti più green e sostenibili via rotaia. Se nell’ultimo decennio il numero di pendolari che si sono affidati a treni regionali, suburbani e metropolitane è salito dell’8,2%, gli investimenti complessivi da parte dello Stato sono invece scesi del 21,5%. A farne le spese è stato soprattutto il Mezzogiorno, ma anche la Lombardia vanta le sue linee lumaca. E siccome l’idrogeno rappresenta la nuova frontiera nel settore trasporti, entro il 2025 si prevede un cambiamento anche su gomma: FNMAutoservizi amplierà la flotta del trasporto pubblico locale con 40 bus in Valcamonica.